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Troppa velocità e strade allagate: il piano con la Città metropolitana per mettere in sicurezza le provinciali

Nell’incontro “Comuni in linea” si è discusso di nuovi dispositivi di controllo, manutenzioni straordinarie e gestione delle acque piovane

Troppa velocità e strade

Troppa velocità e strade allagate: il piano con la Città metropolitana per mettere in sicurezza le provinciali

A Scalenghe la sicurezza stradale torna al centro dell’agenda amministrativa. Nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha incontrato la sindaca Monica Pecchio e l’assessore comunale all’edilizia e all’urbanistica Stefano Bordino per affrontare i problemi della viabilità provinciale che attraversa il territorio. All’ordine del giorno, temi concreti: controllo della velocità, sistemazione delle banchine, marciapiedi degradati e prevenzione degli allagamenti lungo le principali arterie.

Negli ultimi anni, alcuni tratti delle strade provinciali che passano per Scalenghe sono stati teatro di incidenti ricorrenti, tanto che l’amministrazione comunale li aveva già segnalati alla Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino. La prima emergenza riguarda la velocità eccessiva di molti automobilisti, soprattutto nei tratti dove la strada passa accanto alle abitazioni ma non è formalmente classificata come “centro abitato”. Un problema che, come ha sottolineato la sindaca Pecchio, non riguarda solo Scalenghe ma anche altri comuni del territorio metropolitano.

Per contrastare il fenomeno, è allo studio l’installazione di dispositivi di controllo e segnali luminosi sulla Strada Provinciale 139, considerata tra le più critiche. Si tratta di un’arteria stretta, con banchine pressoché inesistenti e cigli in terra che necessitano di manutenzione straordinaria, aggravata dalla coltivazione troppo vicina di alcuni lotti agricoli privati. L’obiettivo è ridurre la velocità dei veicoli e migliorare le condizioni di sicurezza per chi percorre quotidianamente quella strada, spesso a piedi o in bicicletta.

Il Comune ha anche posto l’attenzione sullo stato di degrado dei marciapiedi che costeggiano le provinciali, ormai danneggiati e in alcuni tratti difficilmente praticabili. Le siepi e gli arbusti provenienti da proprietà private confinanti finiscono per invadere la carreggiata o ostacolare la visibilità. «Serve un piano di manutenzione costante e un maggiore senso di responsabilità da parte dei privati», ha osservato l’assessore Bordino, chiedendo alla Città metropolitana un intervento coordinato che garantisca sicurezza ai pedoni e ciclisti.

Altro punto caldo del confronto è stato quello degli allagamenti. In caso di piogge intense, il tratto della Strada Provinciale 146, tra il chilometro 16 e il chilometro 17, si trasforma in una trappola d’acqua. Il problema, noto da tempo, è legato alla scarsa capacità di drenaggio dei fossi e dei canali di irrigazione presenti ai lati della carreggiata. L’amministrazione comunale e quella metropolitana intendono ora coinvolgere tutti gli enti competenti, SMAT compresa, per individuare soluzioni strutturali e non più emergenziali. Tra le ipotesi discusse, la pulizia periodica dei fossi, la revisione del sistema di deflusso e la realizzazione di nuovi canali di raccolta per gestire meglio le acque meteoriche.

Non meno importante il tema della rotatoria all’incrocio tra la Provinciale 23 e la 146, in prossimità del Salumificio Raspini, un punto strategico ma anche pericoloso per l’intenso traffico locale. Il progetto, da tempo nel cassetto del Comune, è già arrivato alla fase esecutiva e prevede il contributo economico della Città metropolitana. Tuttavia, l’aggiudicazione e l’avvio dei lavori sono slittati a causa della necessità di completare altri interventi finanziati con fondi del PNRR. La sindaca Pecchio ha comunque ribadito la volontà di realizzare la rotatoria al più presto, per ridurre il rischio di incidenti e migliorare la fluidità della circolazione.

L’incontro tra amministratori locali e Città metropolitana si inserisce nel più ampio programma di ascolto “Comuni in linea”, che mira a mantenere un dialogo diretto e operativo con i territori. Per il vicesindaco Jacopo Suppo, il confronto costante è la chiave per affrontare in modo concreto i problemi quotidiani della viabilità: «In molti Comuni, anche a Scalenghe, la velocità e la manutenzione delle strade sono questioni prioritarie. È nostro compito ascoltare i sindaci e trovare soluzioni efficaci, mettendo in rete competenze e risorse».

Le criticità evidenziate nel corso dell’incontro riflettono un quadro più generale, comune a molte aree della cintura torinese, dove la crescita del traffico, l’usura delle infrastrutture e i cambiamenti climatici mettono sotto pressione una rete viaria spesso datata. Le istituzioni locali cercano così di anticipare i problemi, unendo interventi di manutenzione ordinaria a una programmazione più lungimirante che integri sicurezza, sostenibilità e tutela ambientale.

La Città metropolitana di Torino, da parte sua, ha confermato l’impegno a sostenere i Comuni nelle spese di manutenzione e ad ampliare il piano di interventi sulle provinciali più trafficate. «I cittadini chiedono strade sicure e servizi efficienti – ha ricordato Suppo – e il nostro compito è dare risposte concrete, non solo promesse».

A Scalenghe, dunque, si apre una nuova fase di collaborazione istituzionale che punta a ridurre la velocità dei veicoli, proteggere i pedoni e prevenire i disagi idrici. Una sfida che riguarda non solo l’efficienza delle opere pubbliche, ma anche la qualità della vita quotidiana di chi abita lungo le strade provinciali e le percorre ogni giorno.

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