AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
06 Novembre 2025 - 18:30
Piemonte al centro della maxi esercitazione nazionale dei Vigili del Fuoco
È un banco di prova senza precedenti quello che sta impegnando la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco del Piemonte: una grande esercitazione nazionale che, dal 4 al 7 novembre 2025, mette alla prova l’intero sistema di soccorso piemontese in uno scenario di emergenza alluvionale simulata. A dirigere le operazioni è il Centro Operativo Nazionale (CON), che coordina le attività di oltre 600 operatori tra Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Protezione Civile e Corpi locali.
L’obiettivo è chiaro: perfezionare la gestione e la mobilitazione delle colonne mobili regionali in condizioni di massima criticità, verificando tempi di reazione, coordinamento e capacità d’intervento in caso di calamità estese. Lo scenario, elaborato in collaborazione con ARPA Piemonte, simula un’ondata di maltempo eccezionale con piogge persistenti, frane e allagamenti diffusi su più province.
Ogni giornata dell’esercitazione vede impegnate oltre 300 unità operative, con squadre specializzate distribuite in diversi punti strategici del territorio. A partecipare attivamente, oltre alla struttura piemontese, anche il Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile Regionale e vari enti locali.
Tra gli scenari più complessi testati figura quello del soccorso fluviale. In località come Lanzo Torinese – dove le esercitazioni si sono concentrate nell’area del Ponte del Diavolo – i nuclei sommozzatori hanno simulato il recupero di persone intrappolate in ambienti alluvionati, mentre analoghe manovre si sono svolte a Cannobbio (VCO), Campiglia Cervo (Biella), Casale Monferrato (Alessandria) e in Valsesia (Vercelli). In queste zone sono state testate anche le motopompe idrovore per il pompaggio e lo svuotamento di aree sommerse.
Un’altra simulazione di alto profilo ha riguardato il recupero in altezza (SAF): una complessa operazione di evacuazione di un figurante bloccato a 50 metri di quota all’interno della Mole Antonelliana di Torino, con il trasporto di una barella guidata su corda mediante tecniche Speleo-Alpino-Fluviali.
Non sono mancati i test legati alle emergenze NBCR (nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche), simulati in un contesto di incidente industriale nei dintorni del capoluogo. Le squadre, munite di dispositivi di protezione individuale ad alta tenuta, hanno effettuato bonifiche, rilievi e monitoraggi ambientali, lavorando con strumentazione avanzata di rilevazione e contenimento.
Sul fronte del movimento terra, i Vigili del Fuoco hanno operato nelle zone di Volpiano e Novara, intervenendo per simulare riaperture di arterie stradali e rimozione di frane che avrebbero potuto isolare intere aree abitate.
L’esercitazione ha introdotto un ampio impiego di tecnologia di nuova generazione. Fondamentale il ruolo della ricognizione aerea con droni, utilizzati per localizzare persone disperse attraverso la tracciatura dei segnali dei cellulari e la trasmissione in diretta dei video al Centro Operativo Nazionale.
Parallelamente, le squadre TAS (Topografia Applicata al Soccorso) hanno gestito il triage territoriale mappando le aree colpite e delimitando le zone rosse, grazie a sofisticati sistemi di cartografia digitale. In supporto, è stato installato un ponte radio trasportabile, capace di garantire comunicazioni costanti tra i comandi provinciali e la rete nazionale.
Il punto nevralgico dell’intera operazione è il CRA – Comando Regionale di Area Colpita, attivato a Borgo San Dalmazzo (Cuneo). Da qui, la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco del Piemonte, guidata dal direttore Alessandro Paola e dal dirigente regionale per il soccorso pubblico Alessandro Gabrielli, coordina i flussi di uomini e mezzi.
Quattro campi base logistici sono stati allestiti a Susa (Torino), Novara, Vercelli e Verbania, garantendo supporto continuo alle squadre operative sul terreno.
Al termine dell’esercitazione, sono previsti briefing operativi e analisi dei dati per valutare l’efficacia delle procedure, individuare criticità e migliorare la capacità di risposta del sistema regionale. L
Un addestramento che non è solo una prova, ma un investimento concreto sulla sicurezza collettiva. Perché – come ricordano i responsabili regionali – ogni minuto conta quando la natura si ribella.



Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.