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09 Novembre 2025 - 22:51
Luciana Littizzetto saluta Beppe Vessicchio
Un ricordo dolce, profondo e intriso di malinconia. Luciana Littizzetto ha salutato a modo suo il maestro Beppe Vessicchio, scomparso a 69 anni, con un post che racchiude tutta la loro amicizia speciale fatta di ironia, affetto e stima reciproca.
Sul suo profilo Instagram, l’attrice torinese ha condiviso un video tratto da una vecchia puntata di “Che tempo che fa”, quando – con Vessicchio al piano, sorridente e discreto – aveva letto una delle sue celebri letterine, esilarante dichiarazione d’affetto dedicata proprio al maestro. A corredo, un messaggio semplice ma commovente: «Voglio pensarti sempre così. Adagio ma con brio. A ridere sotto barba e baffi. Anima sottile, delicata, affettuosa».
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Dietro le parole, tutta la tenerezza di un legame nato sul palco e cresciuto negli anni, tra siparietti, scherzi e momenti televisivi che hanno conquistato il pubblico. «Beppe Vessicchio è stato amato, in maniera trasversale, dalla famiglia, dalle persone che hanno lavorato con lui e dal pubblico, ed è l’unica cosa che ci possa consolare in questo momento. Era musica lui stesso, faceva crescere le piante di pomodori con le note di Mozart...» ha raccontato la Littizzetto, con la voce rotta dall’emozione.
«Era un’anima sottile, adagio ma con brio: aveva questo andamento tranquillo, poi cambiava movimento, diventava allegretto, con i suoi guizzi. E soprattutto era sempre in tono maggiore, mai minore. Non era mai lamentoso, anche quando aveva i suoi casini di lavoro: era sempre in do maggiore», ha aggiunto, ricordando il loro ultimo incontro, avvenuto appena un mese fa.
Littizzetto e Vessicchio si erano conosciuti ai tempi di Amici di Maria De Filippi, dove il direttore d’orchestra era una presenza fissa, simbolo di gentilezza, ironia e competenza. Da allora il loro rapporto era diventato qualcosa di più: «Io ho studiato al conservatorio e per me lui era il professore di musica, il maestro, l’altissimo, mentre io ero la scarpa, la pianista fallita, che deve dire “minchia” per farsi ascoltare…», ha confidato l’attrice.
Un’amicizia fatta anche di gesti semplici: «È venuto a casa mia quando mi sono sfracassata la rotula, ma anche quando c’era il Covid... Ora non so come faremo», ha detto, ricordando i momenti più intimi e affettuosi del loro legame.
Dietro i baffi e il sorriso, il maestro nascondeva – secondo Littizzetto – una profonda riservatezza, sempre più rara nel mondo dello spettacolo: «Bastava che sorridesse e parlava. Quel Giuseppe Verdi che era… da mettere sulle banconote».
«È diventato un mito da vivo, stando in silenzio, facendo solo il suo mestiere con precisione, amore e ascolto», ha aggiunto, sottolineando come la sua figura sia entrata nel cuore di generazioni di italiani.
La conduttrice ha annunciato che gli dedicherà un pensiero speciale anche a Che tempo che fa, ma non subito: «Potrei scrivergli una letterina, ma la prossima settimana... Ora non ci riesco, è tanto dolore».
Luciana Littizzetto, tra una risata e una lacrima, ha scelto di ricordare Beppe Vessicchio così com’era: un uomo gentile, un amico discreto, un musicista capace di trasformare ogni nota in un sorriso.
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