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Canavesana, l’ennesimo caos sui treni: Rivarolo chiede risposte a Trenitalia

Ennesima mattina di disagi sulla linea per Torino, l’assessora Cuffia: “Serve collaborazione tra istituzioni e gestori per un servizio più efficiente”

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Canavesana, l’ennesimo caos sui treni: Rivarolo chiede risposte a Trenitalia

Ancora una mattina di ritardi, proteste e stazioni affollate lungo la linea ferroviaria Rivarolo–Torino, dove i pendolari del Canavese si sono ritrovati per l’ennesima volta a fare i conti con un servizio al collasso. Il treno delle 6.47, in partenza da Rivarolo Canavese, ha viaggiato in condizioni di sovraffollamento estremo dopo che il convoglio a due piani, normalmente impiegato su quella tratta, è rimasto fuori servizio per un guasto tecnico.

Per evitare la cancellazione della corsa, Trenitalia ha sostituito il mezzo con un convoglio a un solo piano, molto più piccolo. Il risultato è stato immediato: già alla stazione di partenza decine di persone sono rimaste a terra, impossibilitate a salire su vagoni saturi. La situazione si è ripetuta in ogni fermata — Bosconero, Volpiano, Settimo — dove il treno, ormai colmo fino all’impossibile, ha proseguito senza poter accogliere altri viaggiatori.

Le segnalazioni dei pendolari non si contano. Raccontano di porte bloccate, corridoi inaccessibili e una condizione di viaggio insostenibile, che si ripete da mesi ogni volta che uno dei treni a due piani presenta un guasto. Si tratta di un problema strutturale che da tempo alimenta le proteste degli utenti, stanchi di un servizio considerato «al limite della sopportazione» su una linea che collega quotidianamente migliaia di lavoratori e studenti con Torino.

Dopo l’ennesimo episodio, abbiamo chiesto all’assessora ai Trasporti del Comune di Rivarolo, Alessia Cuffia, quali iniziative il Comune intenda sollecitare per porre fine a una situazione ormai cronica.

«Il tema del sovraffollamento e dei disagi sulla tratta Rivarolo–Chieri è una criticità che seguiamo con la massima attenzione e su cui stiamo lavorando in piena collaborazione con tutte le istituzioni competenti», spiega l’assessora, che conferma di essere in costante contatto con la Regione Piemonte e con l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi. «Negli ultimi mesi — prosegue — i pendolari stessi hanno segnalato un miglioramento della situazione e una riduzione dei disagi rispetto ai periodi più difficili. È un segnale importante, che conferma come il lavoro congiunto tra istituzioni, gestori e rappresentanze dei viaggiatori stia iniziando a produrre risultati concreti».

Cuffia richiama però l’attenzione sul quadro più ampio: «Le problematiche ferroviarie non riguardano solo la nostra tratta. In tutta Italia il sistema sta attraversando una fase complessa, legata anche a questioni infrastrutturali e alla necessità di investimenti strutturali di lungo periodo».

Nel frattempo, il Comitato dei Pendolari “Quelli della Canavesana” continua a monitorare la situazione e a segnalare le criticità, mantenendo un dialogo costante con il Comune. «La loro collaborazione è preziosa — conclude l’assessora — per individuare rapidamente le problematiche e contribuire al miglioramento continuo della qualità del servizio».

Ma per molti viaggiatori la pazienza è ormai agli sgoccioli. La richiesta è una sola: treni affidabili, corse regolari e comunicazioni tempestive. Perché, tra guasti ripetuti e convogli inadeguati, la Canavesana resta ogni giorno la linea più discussa — e la più sofferta — del Piemonte ferroviario.

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