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26 Dicembre 2025 - 21:44
La vigilia di Natale, a Bussolino di Gassino, ha avuto di nuovo il suono lento e antico delle campane. Nella mattinata di mercoledì 24 dicembre, dalla torre campanaria della frazione, le note si sono alzate sopra i tetti e si sono perse tra le colline, ricordando a chi è passato – e a chi si è fermato – che il Natale, prima di tutto, è stato attesa e condivisione.
È stata CampaneTO, insieme all’Associazione combattenti e reduci e al Comune di Gassino, ad aver scelto di riproporre per il secondo anno consecutivo questo appuntamento. Una scelta che è nata da un precedente recente ma già caro: anche nel dicembre 2024 la mattina della vigilia era stata accompagnata dal suono dei sacri bronzi del campanile dei Santi Andrea e Nicola. Da qui la decisione di tornare a far parlare le campane, lasciando che fosse la musica, più delle parole, a segnare il tempo della festa.
Dalle ore 11, nonostante una giornata segnata dalla pioggia, le melodie natalizie si sono diffuse attorno a Bussolino: Adeste Fideles, Joy to the World, Hark! The Herald Angels Sing, Tu scendi dalle stelle, Noel, Jingle Bells, Puer natus, In nocte placida, Piva piva. Un repertorio che ha attraversato tradizioni diverse ma ha parlato un linguaggio comune, capace di raggiungere chi ha ascoltato anche solo per pochi minuti, magari sotto un ombrello, con lo sguardo rivolto verso il campanile.
Alla tastiera lignea e alle corde si sono alternati Marco Di Gennaro, Luca Liturco, Filippo Macario e Francesco Icardi, dando vita a un concerto che si è chiuso con una suonata solenne: il campanone a bicchiere e altre esecuzioni a tastiera, armonizzate sui temi di una pastorale di Zipoli e del noto Tu scendi dalle stelle. Un finale che non ha cercatol’effetto, ma ha lasciato un senso di compiutezza, come un saluto lento prima del silenzio.


La pioggia non ha fermato del tutto il pubblico. Diverse persone si sono avvicinate, hanno ascoltato e si sono fermate. E con l’occasione, la chiesa di Bussolino è rimasta aperta per tutta la mattinata: chi è entrato ha potuto visitare il piccolo presepe allestito presso l’altare del Sacro Cuore, completando così un percorso semplice ma coerente, fatto di suoni, luce e attesa.
Insomma, un Natale che è passato anche da qui, da una torre campanaria e da campane che hanno suonato non per abitudine, ma per scelta. Una scelta che, anno dopo anno, è diventata tradizione.
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