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04 Novembre 2025 - 16:10
Torino apre un centro per minori con disturbi alimentari nella Cascina Teghillo
A Torino nascerà un nuovo centro terapeutico per adolescenti con disturbi alimentari, un luogo pensato per accogliere e curare i ragazzi tra i 14 e i 17 anni che soffrono di anoressia, bulimia o disturbi della nutrizione. La struttura troverà sede all’interno di Cascina Teghillo, al confine con Grugliasco, già nota per ospitare due comunità per persone con disabilità.
La decisione arriva dopo l’approvazione, da parte della Giunta comunale, della convenzione tra la Città di Torino, la società Psicoweb — proprietaria dell’immobile — e la Interactive Società Cooperativa Sociale Onlus, che gestirà il nuovo servizio. Il progetto è sostenuto anche dalla Regione Piemonte, che ha autorizzato l’apertura della comunità terapeutica con un massimo di dieci posti letto.
L’obiettivo è chiaro: creare un polo socio-sanitario pubblico che integri la dimensione sanitaria, psicologica ed educativa, offrendo ai minori un percorso di cura completo e alle famiglie un punto di riferimento stabile. La comunità sarà infatti una struttura residenziale sanitaria pubblica, con un’équipe multiprofessionale composta da medici, psicologi, nutrizionisti, educatori e operatori sociali, in grado di seguire i giovani pazienti in tutte le fasi del trattamento.
Oltre alla parte clinica, il progetto include “Insieme si può”, un programma di attività educative e formative rivolte non solo ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie, agli insegnanti e agli operatori dei servizi sociali e sanitari. L’obiettivo è costruire una rete di prevenzione e sostegno territoriale, per riconoscere precocemente i segnali di disagio e affrontarli prima che si trasformino in vere e proprie patologie.

La convenzione approvata definisce i tempi e le modalità di realizzazione. Entro sei mesi dall’esecutività della delibera sarà firmato l’accordo operativo, che disciplinerà l’utilizzo degli spazi e garantirà il mantenimento del vincolo a servizio pubblico per tutta l’area della Cascina.
Cascina Teghillo, situata in una zona di confine tra campagna e città, rappresenta un luogo ideale per un progetto di questo tipo: un contesto tranquillo e accessibile, ma allo stesso tempo vicino ai principali servizi urbani. L’iniziativa risponde a una domanda crescente di strutture specializzate in un ambito in cui, secondo i dati dell’ASL Città di Torino, si registra un aumento costante di richieste di aiuto, in particolare tra le adolescenti.
La pandemia, l’isolamento e la pressione dei modelli sociali digitali hanno contribuito negli ultimi anni a far emergere un disagio diffuso, che spesso si manifesta proprio attraverso il rapporto conflittuale con il cibo e con il corpo. L’apertura del nuovo centro punta quindi non solo a offrire un luogo di cura, ma anche a ridurre le liste d’attesa e a decentrare l’assistenza, evitando che le famiglie debbano rivolgersi a strutture fuori regione.
Il modello di intervento proposto a Torino sarà fondato su un approccio integrato e personalizzato, capace di coniugare aspetti medici, psicologici e sociali. Le équipe multidisciplinari lavoreranno in rete con le scuole e i centri di salute mentale giovanile, per assicurare continuità terapeutica anche dopo il ricovero.
La Interactive Cooperativa Sociale Onlus, soggetto gestore della struttura, ha maturato esperienza pluriennale in progetti di cura e reinserimento per adolescenti fragili. L’obiettivo, spiegano fonti vicine al progetto, è quello di “offrire ai ragazzi un percorso di cura e rinascita, che li aiuti a ricostruire la fiducia in sé stessi e a ristabilire un rapporto sano con il proprio corpo e con la realtà”.
La comunità sarà anche un centro di formazione e sensibilizzazione per insegnanti e operatori, che potranno partecipare a corsi e seminari sui disturbi alimentari, in modo da riconoscerne i segnali precoci e favorire un intervento tempestivo.
Cascina Teghillo, dunque, si prepara a diventare un punto di riferimento per Torino e il Piemonte nel trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (DNA), affiancando all’assistenza sanitaria un lavoro costante di educazione, sostegno e prevenzione.
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