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04 Novembre 2025 - 13:34
A Torino le strisce non si vedono più, ma il Comune pensa ad altro
A Torino si torna a parlare di attraversamenti pedonali cancellati dall’usura, invisibili a occhio nudo persino davanti alle scuole. Le fotografie pubblicate oggi da Verangela Marino, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 6, raccontano più di molte parole: linee bianche sbiadite, asfalto corroso, incroci dove la segnaletica non c’è più.
«Probabilmente la sicurezza dei pedoni per la città di Torino e per GTT non è una priorità», scrive Marino in un post diffuso questa mattina, accompagnato da una serie di immagini scattate in vari punti della periferia nord. Tra i casi segnalati, anche l’istituto “Michele Rua”, che ogni giorno accoglie centinaia di bambini ma dove le strisce davanti all’ingresso sono ormai quasi del tutto scomparse.
Da tempo, riferiscono fonti interne alla Circoscrizione, la questione è oggetto di commissioni, segnalazioni e richieste di intervento. Ma nulla si è mosso. E mentre le piogge autunnali hanno reso ancora più scivolosa la segnaletica orizzontale, il problema della sicurezza pedonale — specie nei quartieri di periferia — torna a emergere con forza.

Uno degli attraversamenti
Marino ha inviato una nuova segnalazione al presidente circoscrizionale Valerio Lo Manto, chiedendo che GTT venga sollecitata a intervenire con urgenza. Il riferimento non è casuale: in molti incroci, la manutenzione della segnaletica spetta all’azienda dei trasporti, che gestisce anche la viabilità legata alle fermate dei mezzi pubblici.
L’accusa è diretta: “Torino si ricorda delle periferie solo sotto elezioni”. È un refrain che ritorna spesso nel dibattito cittadino, ma che oggi si intreccia con la questione più concreta del decoro urbano e della sicurezza quotidiana. In diverse zone — spiegano i residenti — gli attraversamenti sono ormai invisibili, e il rischio per chi si muove a piedi è diventato parte della routine.
Marino conclude il suo intervento chiedendo un «fattivo intervento del personale GTT per ripristinare il decoro e la sicurezza di ogni singolo pedone».
Una frase che suona come un promemoria, più che come una richiesta. Perché dietro la polemica politica resta la fotografia di una città in cui le strisce sbiadite sono il simbolo di una periferia dimenticata, dove la manutenzione arriva tardi e la sicurezza sembra un dettaglio.
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