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A Volpiano oltre duemila multe in un mese e mezzo per l’autovelox sulla SP40

Superamenti di velocità frequenti ma spesso lievi: il Comune introduce anche la notifica digitale delle sanzioni

A Volpiano oltre duemila multe in un mese e mezzo per l’autovelox sulla SP40

A Volpiano oltre duemila multe in un mese e mezzo per l’autovelox sulla SP40 (immagine di repertorio)

Un mese e mezzo di controlli è bastato per fotografare una situazione ormai consolidata sulla provinciale 40: troppi automobilisti continuano a superare i limiti di velocità. Dall’attivazione dell’autovelox fisso, installato dopo un anno di sperimentazione, sono state emesse circa duemila multe per eccesso di velocità. Un dato che conferma quanto la tratta, già teatro in passato di numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali, resti uno dei punti più critici della viabilità tra Volpiano e i comuni limitrofi.

Il limite previsto in quel tratto è di 90 chilometri orari per le autovetture e di 70 per i mezzi pesanti. La maggior parte delle infrazioni rilevate riguarda superamenti di lieve entità, segno che spesso non si tratta di corse folli ma di disattenzioni che, su una provinciale a doppia corsia, possono comunque rivelarsi fatali. In una ventina di casi, però, i rilievi hanno segnalato velocità comprese tra 30 e 40 chilometri oltre i limiti, con punte isolate che hanno sfiorato livelli da cronaca nera: in un episodio, un veicolo ha raggiunto quasi 200 chilometri orari.

Le sanzioni sono state registrate grazie a un sistema automatico di rilevamento che copre entrambi i sensi di marcia, all’altezza di un tratto particolarmente pericoloso. Il dispositivo era entrato in funzione in modalità di prova per oltre un anno, raccogliendo dati sulle abitudini di guida e sulle condizioni di sicurezza. Con la piena attivazione, il numero delle violazioni ha confermato la necessità dell’impianto: un deterrente che, secondo fonti vicine alla polizia locale, avrebbe già prodotto un calo sensibile nella velocità media dei veicoli.

Dall’amministrazione comunale si sottolinea che l’obiettivo non è quello di fare cassa ma di ridurre il rischio di incidenti, invitando i conducenti a prestare attenzione alla segnaletica che, lungo la tratta, indica chiaramente la presenza dell’autovelox. L’impianto, visibile e conforme alla normativa, è parte di un più ampio programma di sicurezza stradale che coinvolge anche la Città Metropolitana di Torino, proprietaria del tratto viario.

Tra le novità introdotte in parallelo c’è l’adesione del Comune di Volpiano al sistema nazionale di notifiche digitali SEND, che consente di ricevere le multe direttamente sull’app IO. Il servizio, anticipando l’obbligo nazionale fissato per il 2026, permette ai cittadini di consultare la sanzione in tempo reale, pagare online ed evitare i costi aggiuntivi della notifica cartacea. È una scelta che punta alla semplificazione, ma anche alla trasparenza, riducendo tempi e spese di gestione.

Come previsto dalla legge, il 50% dei proventi delle sanzioni sarà destinato a interventi di sicurezza stradale, manutenzione della segnaletica, miglioramento dell’illuminazione e iniziative di educazione civica rivolte soprattutto ai più giovani. L’altra metà potrà essere impiegata liberamente dall’ente per spese comunali, mentre una quota minore andrà alla Città Metropolitana, in quanto ente proprietario della strada.

L’installazione dell’autovelox lungo la provinciale 40 si inserisce in un quadro più ampio di prevenzione degli incidenti che ha riguardato anche altre aree del territorio, dove l’eccesso di velocità continua a rappresentare una delle principali cause di sinistri. Negli ultimi anni, i tratti extraurbani ad alto scorrimento della cintura torinese sono stati teatro di decine di incidenti, spesso con esiti gravi o mortali, in particolare nelle ore serali e nei weekend.

A Volpiano, le autorità locali sperano che la presenza del dispositivo contribuisca a modificare le abitudini degli automobilisti, spingendoli a mantenere una velocità costante e rispettare i limiti, soprattutto in prossimità degli svincoli e delle intersezioni. Non è un caso che l’impianto sia stato installato dopo un periodo di analisi tecnica e dopo numerose segnalazioni da parte dei residenti, preoccupati per il transito costante di veicoli lanciati a velocità eccessiva.

Per il momento, i numeri mostrano due realtà parallele: da un lato, un sistema di controllo che funziona e che inizia a dissuadere i più imprudenti; dall’altro, una porzione non trascurabile di automobilisti che continua a ignorare i limiti di sicurezza, trasformando la provinciale 40 in una pista a cielo aperto. Se le statistiche dovessero mantenersi su questi livelli, il Comune valuterà ulteriori interventi di moderazione del traffico.

Nel frattempo, resta la speranza che l’autovelox — odiato da molti, ma temuto da tutti — riesca a fare ciò che cartelli e campagne di sensibilizzazione non sono ancora riusciti a ottenere: fermare la corsa di chi, per distrazione o leggerezza, mette in pericolo la propria vita e quella degli altri.

Immagine di repertorio

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