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02 Novembre 2025 - 16:11
Notte di Halloween ad alta tensione: musica fino all’alba in Canavese. Il sindaco: "Abbiamo vegliato, ma ora serve più rigore"
Una notte di Halloween che doveva essere una festa si è trasformata in una lunga veglia forzata per molti residenti di San Giorgio Canavese, disturbati dalla musica ad alto volume proveniente dal centro storico fino alle prime luci dell’alba. Nel piccolo borgo canavesano, il primo novembre non si è parlato tanto di maschere o divertimento, quanto di inquinamento acustico, regole e rispetto della convivenza civile.
A innescare la polemica è stato un post su Facebook di un cittadino, esasperato da quella che ha definito «una notte insonne». Nel messaggio, divenuto in breve virale, l’uomo scrive: «Per me potete festeggiare Halloween o il Santo Natale, non c’è problema. Ma l’inquinamento acustico di un set che alle due di notte spara cassa dritta udibile a un chilometro di distanza, in un borgo silenzioso e impotente, è un problema sociale, non un fatto privato». Poi la stoccata polemica: «Non è che chi dovrebbe vegliare su queste cose stanotte era a festeggiare, con un bicchiere di Mojito in mano?».
Parole che hanno raccolto l’approvazione di molti cittadini, stanchi di un fenomeno che — dicono — si ripete da anni, con feste e serate che spesso sforano i limiti consentiti. Ma stavolta la replica del sindaco Marco Baudino è arrivata subito, direttamente sotto il post, in un lungo commento scritto alle cinque del mattino, dopo ore di confronti con le forze dell’ordine.
«Finito di parlare con il Comando locale dei Carabinieri, abbiamo appena concluso — sono le 5 del mattino, una notte insonne, ma non certo passata con un Mojito in mano per nessuno di coloro che dovevano vegliare» ha esordito il primo cittadino, rispondendo con fermezza alle accuse di inazione. «La festa di questa sera era stata autorizzata con emissione sonora fino all’una di notte, previo confronto con i Carabinieri. Di norma, le uniche due serate per le quali il Comune concede una deroga fino alle 3:00 sono Capodanno e Halloween, in quanto eventi pubblici. Quest’anno abbiamo deciso di ridurre la deroga, concedendo fiducia ma solo fino all’una».
Una fiducia che, però, è stata tradita. Baudino racconta che già dalle 23:00 erano iniziate le interlocuzioni con i responsabili per ridurre il volume e che, allo scoccare dell’orario di chiusura, era stato ricordato loro di interrompere la musica. Ma la festa, stando alle segnalazioni, è andata avanti. «A seguito delle lamentele dei cittadini — ha aggiunto — le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per verificare la situazione. Purtroppo questa doveva essere l’ultima occasione per testare la volontà di collaborare nel rispetto delle regole. Visto l’esito, si avvierà ora un percorso di regolamentazione più stringente».

Il sindaco ha poi annunciato l’avvio della redazione di un regolamento acustico comunale, già affidato agli uffici competenti, che stabilirà limiti misurabili e sanzioni precise. «Mi dispiace sinceramente che una serata di festa si sia trasformata in una fonte di disagio. Abbiamo sempre cercato di dare fiducia, ma dopo gli episodi di quest’estate e quello di stanotte dovremo operare in modo più rigoroso».
Baudino ha anche confermato che durante la notte si sono svolti controlli congiunti di polizia locale e carabinieri, e che sono stati effettuati rilievi acustici per valutare le violazioni. «Una serata amara per tutti, ma necessaria per ristabilire il rispetto delle regole e della comunità», ha concluso.
Il caso ha diviso la cittadinanza. C’è chi sostiene che le feste, se organizzate nel rispetto degli orari, rappresentino un momento di socialità per un paese altrimenti troppo silenzioso; e chi, al contrario, chiede limiti più rigidi e controlli più capillari. In mezzo, l’amministrazione comunale, chiamata a trovare un equilibrio tra diritto al divertimento e diritto al riposo, due valori che — soprattutto in centri di piccole dimensioni — rischiano spesso di scontrarsi.
Il sindaco, con la sua replica, ha provato a restituire trasparenza a un episodio che aveva assunto toni di scontro personale, ma la vicenda apre una riflessione più ampia: quella di un Paese dove la movida di provincia fatica a convivere con le esigenze di quiete pubblica. A San Giorgio, Halloween si è chiuso con una lunga notte di discussioni. E forse, per molti, con la sensazione che — tra i rumori e le polemiche — si sia perso il senso stesso della festa.

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