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A San Mauro scoppia il “caso Argotec”: consiglieri comunali esclusi dall'evento di apertura

Paola Antonetto ha accusato la sindaca e la Giunta di essersi spartiti gli inviti. “Dopo quella serata, mi hanno chiamato anche quelli del PD per lamentarsi”

A San Mauro scoppia il “caso Argotec”: consiglieri comunali esclusi dall'evento di apertura

A San Mauro scoppia il “caso Argotec”: consiglieri comunali esclusi dall'evento di apertura (foto: lo Space Park di Argotec e Paola Antonetto)

Ci sono eventi in cui il Comune di San Mauro Torinese è invitato, ma a rappresentare il Consiglio comunale non c’è nessuno. Magari ci sono gli assessori, magari il sindaco – che però rappresenta la città e la Giunta – ma non gli esponenti politici della città. Coloro che votano e decidono su numerosi temi, dal bilancio alla sostenibilità, dalle manutenzioni alle iniziative pubbliche, spesso sono stati tagliati fuori da eventi importanti.

Al centro del dibattito durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, a fine ottobre, è tornato il "caso Argotec". Lo scorso 27 settembre, infatti, si era svolto un evento presso l'azienda con sede in via Burgo, dove sorgeva l’ex cartiera. La serata, dal titolo “Unconventional Orbits – Storie di innovazione e coraggio”, aveva riunito figure di spicco del mondo scientifico, sportivo e creativo in occasione dell’Italian Tech Week.

Sul palco si erano alternati, tra gli altri, David Avino (CEO di Argotec), Alessandro Franceschetti (Luna Rossa), Daisy Osakue (atleta olimpica), Greg Goya (street artist) e Jakidale (content creator tech), in un programma che ha combinato testimonianze, performance e musica.

L’evento, riservato su invito e collegato ufficialmente alla rassegna nazionale dell’Italian Tech Week, ha rappresentato per Argotec un’occasione per presentare a un pubblico ristretto il proprio SpacePark, nuova sede dell’azienda e simbolo della filiera aerospaziale piemontese in crescita.

È diventato però un "caso" il modo in cui il Comune ha partecipato all'evento. Secondo alcune fonti, infatti, alla serata non erano presenti solo la sindaca Giulia Guazzora, il vicesindaco Luca Rastelli e l’assessora Daisy Miatton (che comunque rappresentano la Giunta e la città nel suo insieme), ma anche il presidente della CISA (Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale), un dirigente comunale e sua figlia, e l’architetto che ha realizzato le insegne per il distretto del commercio cittadino (persona vicina al segretario metropolitano del PD, Marcello Mazzù). Tante persone che quindi col Comune non c'entravano nulla, mentre i grandi assenti istituzionali sono stati la Presidente del Consiglio comunale Maria Vallino e il vicepresidente Roberto Pilone, esclusi dall'iniziativa.

Paola Antonetto

«È diventata un’abitudine scorretta che i consiglieri comunali non vengano tenuti nella considerazione dovuta nel rispetto del loro ruolo – ha dichiarato in Consiglio comunale Paola Antonetto, di Fratelli d'Italia –. Impegniamo il sindaco e il presidente del Consiglio a portare rispetto al ruolo istituzionale del Consiglio comunale e dei suoi componenti, coinvolgendoli nella partecipazione attiva ad incontri ed eventi promossi da enti pubblici e privati».

Non si tratta della prima volta che una simile mozione viene presentata. «La ritengo una mancanza di rispetto, verso la cittadinanza e verso noi stessi. Mi riferisco in particolare all’evento Argotec, tanto per fare nomi e cognomi: una situazione incresciosa, dove mancava completamente la rappresentanza del Consiglio comunale. Eppure, i biglietti c’erano», ha aggiunto l'esponente di FdI.

Secondo Antonetto, gli inviti sarebbero stati consegnati al municipio in un certo numero, e non inviati direttamente alle persone presenti in quella serata. «Chi siede nei banchi dell’amministrazione non rispetta le istituzioni, né i consiglieri, che pure votano le delibere. Il Consiglio comunale, se vogliamo parlare di istituzioni, non è rappresentato dal sindaco, ma dal presidente del Consiglio o, in sua assenza, dal vicepresidente», ha aggiunto.

Accuse che però il consigliere di centrosinistra Bruno Bonino ha rispedito al mittente: «Nel caso specifico di Argotec, si è trattato di un evento privato, a inviti, e non di un’iniziativa istituzionale aperta. Non c’è stata alcuna violazione o esclusione deliberata. Argotec ha invitato direttamente alcune persone, e non possiamo sindacare su chi scelgano di invitare».

Simile anche l'opinione del capogruppo Dem, Rudy Lazzarini: «Siamo d’accordo che ogni componente del Consiglio rappresenti una parte della comunità cittadina e che debba avere visibilità negli eventi pubblici. Tuttavia, la sindaca e l’amministrazione hanno sempre operato nel pieno rispetto dei ruoli, senza alcuna volontà di escludere nessuno. Detto ciò, credo anch’io che si possa migliorare la comunicazione e la condivisione degli inviti istituzionali. Propongo quindi di creare un’agenda condivisa tra segreteria, presidenza del Consiglio e capigruppo, per rendere più fluido il coinvolgimento di tutti».

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Rudy Lazzarini

Parole che però non hanno convinto l'opposizione, che ha accusato il PD di "farsi prendere il giro" dalla sua stessa maggioranza: «Se al Partito Democratico va bene farsi prendere in giro, liberi di farlo. Io porto avanti un principio, non una bandiera. Non posso accettare che si dica che “la sindaca ha sempre lavorato con collegialità”. Ad Argotec non c’era nessuno di voi. Nessun consigliere comunale, nessun presidente del Consiglio. E vi sembra collegialità?», ha concluso Antonetto.

La mozione è stata approvata all'unanimità da parte dei consiglieri, tranne da Riccardo Carosso, che ha lasciato l'aula nel momento della votazione. Verrà ora realizzata un’agenda condivisa per gli inviti istituzionali agli eventi sul territorio, nel rispetto del Consiglio comunale e dei rappresentanti della città.

Rimane però l'incognita che si sia davvero toccato un "incidente diplomatico" con i consiglieri. «Il motivo per cui ho presentato la mozione – ha aggiunto dopo la seduta Antonetto, tra i firmatari del documento – è che mi sembra che il sindaco non stia rispettando le istituzioni. Il vero “azionista di maggioranza” nel centrosinistra a San Mauro è il PD, che non sa farsi valere o non sa quanto vale. Bonino ha difeso l'indifendibile, e dopo la serata di Argotec ho ricevuto telefonate anche da gente del PD! La sindaca rappresenta la città e la Giunta: è l'ABC del diritto amministrativo».

Il malcontento sarebbe stato forte anche all'interno della maggioranza, secondo la sua ricostruzione. Se è vero che a governare San Mauro ci sono una sindaca e due assessori su quattro di liste civiche, la forza politica che ha preso più voti alle ultime elezioni è stata il Partito Democratico, vera colonna portante dell’alleanza di centrosinistra.

Ma alla luce delle divergenze recenti tra i Dem e le liste civiche di centrosinistra, non per ultima l'astensione del vicesindaco Rastelli sugli indirizzi per il nuovo piano regolatore la scorsa settimana, le polemiche sembrano ancora lontane dall'esaurirsi. La speranza è che con la nuova agenda condivisa non si ripetano più situazioni simili, e che i consiglieri vengano correttamente coinvolti nelle iniziative pubbliche.

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