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Boom di multe sui monopattini a Torino: 8.000 sanzioni in otto mesi, nel mirino i veicoli in sharing

Quasi due terzi delle infrazioni riguardano mezzi a noleggio. La Lega parla di “fallimento del servizio”, mentre Forza Italia chiede più controlli sui monopattini truccati

Boom di multe sui monopattini a Torino: 8.000 sanzioni in otto mesi, nel mirino i veicoli in sharing

Boom di multe sui monopattini a Torino: 8.000 sanzioni in otto mesi, nel mirino i veicoli in sharing (foto d'archivio)

TORINO — La mobilità sostenibile, almeno sulla carta, doveva essere una delle scommesse della città. Ma i numeri delle multe raccontano una realtà molto diversa. Nei primi otto mesi del 2025, a Torino sono stati sanzionati 6.454 monopattini elettrici, tra privati e mezzi in sharing. E al 2 ottobre, secondo quanto comunicato dall’assessore alla Polizia locale Marco Porcedda, ne risultano riscosse soltanto 2.369, meno della metà.

Il dato, emerso durante la seduta del Consiglio comunale, è stato reso noto in risposta a un’interpellanza presentata dalla consigliera Elena Maccanti della Lega, che ha chiesto chiarimenti sulla sicurezza stradale e sulla gestione del servizio di monopattini in sharing.

Secondo il report della Polizia municipale, 4.142 delle violazioni riguardano mezzi a noleggio, di cui 3.834 per sosta irregolare e 308 per comportamenti scorretti alla guida. Le restanti 2.313 sanzioni sono state invece comminate a mezzi privati, in gran parte per violazioni alla guida (2.089) e solo in misura minore per soste non regolari (223).

Numeri che raccontano una tendenza precisa: i conducenti dei monopattini in sharing risultano i più indisciplinati, responsabili di circa due terzi delle infrazioni totali.

Ma la fotografia ufficiale fornita da Palazzo Civico non basta, secondo la consigliera Maccanti, a restituire l’entità del fenomeno. Nella sua replica, l’esponente leghista ha precisato che «dati successivi di stampa ci dicono che al 24 settembre le sanzioni erano già 8.125, quindi in appena un mese sono aumentate di duemila».

Una crescita esponenziale, che per la consigliera è il segnale del fallimento del modello di sharing in città. «Numeri che sono il segnale del fallimento del servizio in città, in particolare del servizio sharing. Per questo ci saremmo aspettati, anche a fronte di 500 incidenti in diciotto mesi, un intervento sul nuovo bando che scade il 31 ottobre, che invece non c’è stato», ha dichiarato Maccanti in aula.

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La Lega punta quindi il dito contro la Giunta comunale e contro il bando per il rinnovo del servizio di monopattini in sharing, accusato di non prevedere misure correttive dopo i numerosi episodi di inciviltà e di pericolo. Da tempo, infatti, le associazioni di quartiere segnalano mezzi abbandonati sui marciapiedi, ostacoli alla circolazione pedonale e comportamenti rischiosi alla guida, soprattutto nelle zone centrali e universitarie.

A intervenire sul tema è stato anche il consigliere di Forza Italia Domenico Garcea, che ha posto l’accento sul problema dei monopattini truccati e delle biciclette elettriche modificate per superare i limiti di velocità. «Al 30 settembre — ha ricordato Garcea — sono stati multati 91 monopattini per potenza modificata», un fenomeno che rischia di aumentare i rischi sulle strade urbane, trasformando un mezzo pensato per la mobilità leggera in un vero pericolo pubblico.

Sullo sfondo resta il nodo dei controlli. Le forze dell’ordine hanno intensificato le verifiche nelle ultime settimane, anche con pattuglie in borghese, ma il tasso di riscossione delle multe — meno del 40% — resta basso, soprattutto per le infrazioni commesse con i veicoli in sharing. In questi casi, infatti, il pagamento dipende spesso dall’intermediazione delle società di noleggio, che devono individuare il conducente e trasmettere la sanzione.

La questione si inserisce in un quadro più ampio di insicurezza stradale: secondo i dati forniti dallo stesso Comune, sono stati oltre 500 gli incidenti che hanno coinvolto monopattini elettrici in diciotto mesi, con feriti in molti casi gravi. Numeri che alimentano le richieste di una nuova regolamentazione più severa, anche in vista del bando per il rinnovo delle concessioni in scadenza il 31 ottobre.

Mentre Palazzo Civico difende la scelta di puntare ancora sulla mobilità “dolce”, le opposizioni denunciano una gestione inefficace e pericolosa. «Non possiamo continuare a ignorare un servizio che, invece di promuovere sostenibilità e sicurezza, genera caos e incidenti», ha commentato Maccanti.

L’assessore Porcedda, da parte sua, ha ribadito la volontà di rafforzare i controlli e di collaborare con le aziende di sharing per migliorare la disciplina, ma non ha annunciato al momento modifiche sostanziali al bando.

Sul tavolo resta il dilemma che divide da mesi la politica torinese: i monopattini sono davvero uno strumento di mobilità sostenibile, o un esperimento urbano ormai fuori controllo?

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