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Castiglione Alto e la sua memoria: una giornata alla riscoperta della storia del borgo

Successo per l’iniziativa dell’associazione Storia e Futuro dedicata alle chiese di San Claudio e Santa Maria Nascente. In futuro, i luoghi potrebbero tornare accessibili con opere di manutenzione

Castiglione Alto e la sua memoria: una giornata alla riscoperta della storia del borgo

Castiglione Alto e la sua memoria: una giornata alla riscoperta della storia del borgo

Una giornata per riscoprire un patrimonio storico e artistico quasi sempre inaccessibile. Sabato 25 ottobre, l’iniziativa “Monumenti aperti a Castiglione Alto – San Claudio e Santa Maria Nascente tra realtà, storia e leggenda”, promossa dall’associazione Storia e Futuro con il patrocinio del Comune di Castiglione Torinese e la collaborazione del Gruppo Alpini, ha registrato la partecipazione di diversi appassionati di storia locale e di semplici curiosi.

L’evento ha offerto la possibilità di visitare due edifici sacri normalmente chiusi al pubblico, per motivi di sicurezza e di sorveglianza: la chiesa di San Claudio e la cappella di Santa Maria Nascente. Due luoghi diversi per epoca e architettura, ma uniti dal filo della memoria e dalla volontà di riportare alla luce la storia di Castiglione Alto, là dove la città è nata.

L’attenzione maggiore si è concentrata sulla chiesa di San Claudio, edificio di origini medievali, più volte rimodernato e ampliato fino ai primi anni del Novecento. Un luogo di culto che nel tempo ha saputo intrecciare arte, religione e tradizione popolare, fino a diventare uno dei simboli più amati del paese.

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La mattinata di visita

Durante l’apertura straordinaria, i visitatori hanno potuto ammirare da vicino gli interni, accompagnati dai volontari dell’associazione, che hanno raccontato le vicende del tempio e dei restauri che ne hanno modificato la fisionomia.

Il rifacimento in stile neogotico risale alla fine dell'Ottocento, voluto da don Marucco, figura centrale nella vita religiosa castiglionese dell’epoca. Fu lui a ridare alla chiesa la forma attuale, legandone la simbologia al miele locale e alle api, elementi che da allora sono diventati parte integrante dell’immaginario del luogo.

La visita ha avuto anche un aspetto pratico e non privo di fascino: per accedere all’interno, i partecipanti hanno dovuto indossare elmetti e dispositivi di protezione, come previsto dalle norme di sicurezza. «Ringraziamo gli intraprendenti visitatori, che si sono assoggettati di buon grado a indossare gli elmetti pur di poter vedere da vicino le meraviglie che la chiesa racchiude», hanno spiegato i membri dell’associazione Storia e Futuro, annunciando che la chiesa sarà presto oggetto di interventi di manutenzione per migliorarne le condizioni di fruibilità.

Accanto a San Claudio, ha suscitato interesse anche la cappella di Santa Maria Nascente, piccolo ma prezioso edificio sacro, solitamente chiuso al pubblico, che ha offerto ai visitatori la possibilità di riscoprire affreschi, decorazioni e testimonianze di devozione popolare. Le due chiese, insieme, hanno raccontato un itinerario storico che parte dal Medioevo e arriva ai giorni nostri, con una lettura stratificata e coinvolgente delle trasformazioni del borgo.

Non sono mancati momenti di confronto con il pubblico, anche prima dell'evento. Alcuni cittadini, appassionati di storia locale, hanno osservato che definire San Claudio “medievale” fosse un’espressione imprecisa. L’associazione ha risposto chiarendo che l’edificio è di origini medievali, ma rimaneggiato più volte fino ai primi anni del Novecento. Una distinzione che, come hanno sottolineato gli organizzatori, «non toglie nulla al valore storico e artistico del luogo, ma anzi ne arricchisce la lettura, permettendo di seguire l’evoluzione dell’architettura sacra attraverso i secoli».

Dopo la giornata di visita e di apertura straordinaria, l'auspicio della cittadinanza è di poter tornare a vivere quei luoghi liberamente e in piena sicurezza. Grazie alla tanto attesa opera di manutenzione, il Comune potrà rivalorizzare alcune delle strutture più antiche e affascinanti di Castiglione Torinese.

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