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23 Ottobre 2025 - 15:28
Le scuole di Castiglione Torinese avranno un nome: tre scienziate e un artista. Ecco chi sono
Le scuole di Castiglione Torinese stanno per cambiare nome. Non saranno più identificate solo per le vie in cui si trovano, ma porteranno i nomi di quattro figure che rappresentano il sapere e la curiosità. Con una delibera, la Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla proposta dell’Istituto Comprensivo di Castiglione di intitolare le proprie sedi a Margherita Hack, Eva Mameli Calvino, Rita Levi-Montalcini ed Ettore Fico.
Il provvedimento non è ancora quello definitivo — l’ultima parola spetterà all’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, che dovrà emettere il decreto di intitolazione — ma rappresenta un passaggio cruciale in un percorso avviato già nel 2024 dal Consiglio di Istituto, che aveva votato la proposta all’unanimità. La delibera comunale, approvata senza oneri per l’ente, segna un cambio di passo anche simbolico: per la prima volta le scuole di Castiglione avranno un nome vero, legato a figure che hanno lasciato un segno profondo nella storia culturale italiana.
L’Istituto Comprensivo sarà intitolato a Margherita Hack, la “signora delle stelle”. Astrofisica e divulgatrice, Hack non ha solo diretto l’osservatorio di Trieste: ha portato la scienza nelle case, in televisione, nei giornali, rendendo l’astronomia una materia viva, comprensibile e affascinante. La sua figura, insieme autorevole e popolare, resta uno dei simboli più forti della cultura italiana del Novecento. La sua voce libera e ironica, il suo sguardo sempre rivolto al cielo ma radicato nella realtà, hanno fatto di lei una testimone laica del pensiero critico. Intitolarle la scuola principale significa ancorare l’educazione di oggi a un principio semplice ma dimenticato: la conoscenza come atto di libertà.
Una delle scuole interessate
A Eva Mameli Calvino sarà dedicata la scuola dell’infanzia di via Caudana. Scienziata e botanica, prima donna in Italia a ottenere una cattedra universitaria in botanica generale, Mameli Calvino appartiene a quella generazione di intellettuali che hanno intrecciato scienza e impegno civile. Ricercatrice in tempi in cui le donne faticavano perfino a entrare nei laboratori, lavorò tra l’Italia e Cuba, dove sviluppò studi innovativi sulla coltivazione e la biodiversità. Il suo nome è legato anche a un’idea pedagogica moderna: la natura come strumento educativo. È difficile pensare a una dedica più coerente per una scuola dell’infanzia, dove la scoperta passa attraverso l’osservazione e il contatto con il mondo.
La scuola di via Dante Alighieri, nella frazione Pedaggio, sarà intitolata a Rita Levi-Montalcini, una delle scienziate più influenti del secolo scorso, Premio Nobel per la Medicina nel 1986. La sua vita è la storia di una donna che non si è mai arresa. Espulsa dall’università per le leggi razziali del 1938, allestì un laboratorio in casa, continuando a studiare in clandestinità. Quel coraggio le permise, anni dopo, di scoprire il fattore di crescita nervoso (NGF), una delle più importanti scoperte biologiche del Novecento. Levi-Montalcini rappresenta il pensiero che resiste, la conoscenza che non si piega. Una scelta che porta dentro le aule un insegnamento di dignità e di forza morale, ancora più necessario in tempi di disattenzione verso il valore della ricerca e dell’impegno.
Infine, la scuola dell’infanzia di via Enrico Fermi sarà dedicata al pittore torinese Ettore Fico, figura di rilievo dell’arte piemontese del dopoguerra. Nei suoi quadri, il colore e la luce diventano linguaggio, racconto, osservazione del quotidiano. Fico fu artista e insegnante, e attraverso la sua produzione — oggi custodita nella Fondazione che porta il suo nome — ha testimoniato la centralità dell’arte come forma di conoscenza e sensibilità. La sua presenza completa il quadro: accanto alle scienziate che hanno studiato il mondo, un artista che lo ha raccontato.
Tre donne e un artista, quattro percorsi che uniscono scienza, cultura e sensibilità umana. La scelta dell’Istituto Comprensivo e della Giunta comunale non è solo simbolica: è un gesto educativo che parla ai bambini e alle famiglie. Entrare ogni giorno in una scuola intitolata a Hack, Mameli Calvino o Levi-Montalcini significa imparare fin da piccoli che la conoscenza è un atto di coraggio, e che la curiosità può essere una forma di ribellione gentile.
Non è un dettaglio. In un Paese dove meno del 20% delle scuole è dedicato a figure femminili, Castiglione Torinese sceglie di dare spazio e voce a tre donne che hanno rappresentato l’intelligenza italiana nel mondo. È una scelta di memoria e di futuro insieme: perché i nomi sulle targhe delle scuole sono le prime parole che i bambini imparano a leggere. E imparare che quei nomi appartengono a donne che hanno lottato per conoscere, scoprire e insegnare significa crescere in un ambiente che riconosce il valore delle differenze e della parità.
La delibera ricorda che l’intitolazione non comporta spese per il Comune, ma il suo valore simbolico e culturale è evidente. Le nuove denominazioni diventeranno operative dopo il decreto dell’Ufficio Scolastico Regionale, ma il messaggio è già arrivato: la conoscenza, per essere davvero pubblica, deve avere anche volti e storie.
Una delle scuole dell'IC di Castiglione
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