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“Un’opera per un’opera di restauro”: sessantacinque artisti uniti per salvare la Chiesa dello Spirito Santo

Quadri, sculture e grafiche raccolti in una mostra-asta per finanziare il restauro del bene sacro

“Un’opera per un’opera di restauro”

“Un’opera per un’opera di restauro”: sessantacinque artisti uniti per salvare la Chiesa dello Spirito Santo

Sessantacinque artisti. Un’unica missione: salvare il portone della Chiesa dello Spirito Santo.
A Gassino Torinese, l’arte ha deciso di passare ai fatti. Dove la burocrazia si è fermata, artisti e cittadini hanno scelto di agire per restaurare un bene storico. È nato così “Un’opera per un’opera di restauro”, il progetto promosso dalla Pro Loco Gassino Torinese APS con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’associazione ARTEinOGNIDOVE, che nelle prossime settimane entrerà nel vivo di un percorso capace di unire arte contemporanea, solidarietà e valorizzazione del territorio.

L’obiettivo è chiaro: raccogliere fondi per ripristinare il portone ligneo della Chiesa dello Spirito Santo, uno dei luoghi più identitari di Gassino, e farlo grazie al contributo diretto del mondo dell’arte.
Ogni artista donerà un’opera — pittorica, grafica o scultorea — che sarà esposta nella chiesa stessa, trasformata per l’occasione in una galleria temporanea. Al termine dell’esposizione, le opere saranno battute all’asta dalla casa Bolaffi Arte, che ha scelto di sostenere l’iniziativa garantendo un evento di livello nazionale.

Il ricavato dell’asta finanzierà integralmente l’intervento di restauro del portone, che versa in condizioni di forte degrado. L'intento non è solo recuperare il legno, ma ridare dignità e visibilità a un simbolo di identità cittadina, un luogo che da secoli custodisce la memoria spirituale e sociale della comunità gassinese.

L’idea è nata nei mesi scorsi all’interno della Pro Loco Gassino Torinese APS, presieduta da Guido Savio, da anni impegnato nella promozione culturale della città. Il progetto si inserisce nella scia del Premio “Chiesa Spirito Santo” 2023-2024, che aveva coinvolto i licei artistici piemontesi in un percorso di valorizzazione del patrimonio religioso attraverso l’arte contemporanea.

Visto il successo di quell’esperienza, la Pro Loco ha deciso di fare un passo in più: chiamare a raccolta artisti professionisti, associazioni, istituzioni e cittadini per un’iniziativa dal respiro più ampio.
Il titolo — “Un’opera per un’opera di restauro” — dice già tutto: un’opera d’arte che ne salva un’altra, un dono che genera bellezza.

Il 24 ottobre, la Chiesa dello Spirito Santo ha aperto le porte al comitato organizzatore, agli artisti e alle autorità per la prima visita ufficiale. Durante l’incontro sono stati illustrati il progetto, le tempistiche e il significato simbolico dell’intervento.
Il portone ligneo, ormai logorato, sarà il primo tassello di un percorso di rigenerazione che la Pro Loco intende estendere in futuro ad altri beni storici della città. Le fotografie della giornata testimoniano un momento di grande partecipazione. 

Alla guida dell’iniziativa c’è un comitato organizzatore composto da figure di grande competenza e profonda conoscenza del territorio. A presiederlo è Guido Savio, presidente della Pro Loco Gassino Torinese APS, affiancato dal segretario Franco Gambino, che coordina gli aspetti organizzativi e logistici. A sostegno del gruppo operano Carlo Bosco, referente del Centro Studi Colline del Po, Mauro Dal Pont della Confraternita dello Spirito Santo, Pier Carlo Porporato, responsabile dell’Archivio Fotografico Lovazzano e del Centro di Competenza Calcare di Gassino, e Beatrice Zucchelli, presidente dell’associazione ALA, che riunisce gli ex allievi del Liceo Artistico.

Nel team figurano anche Monica Migliore, presidente di ARTEinOGNIDOVE, e Luciano Cappellari, presidente vicario con deleghe operative, insieme a Federico Sacco, consulente per la comunicazione e fondatore di Showbyte, che cura la parte visiva e promozionale del progetto.

Presidente onorario è don Carlo Fassino, parroco di Gassino e presidente della Confraternita dello Spirito Santo, promotore da anni della tutela dei beni religiosi locali.
Madrina del progetto è invece Smeralda Saffirio Incisa, presidente del FAI Piemonte e Valle d’Aosta, che ha accettato di sostenere l’iniziativa per il suo valore culturale e civico.

La raccolta delle adesioni si è chiusa a fine settembre con numeri record: sessantacinque artisti tra pittori, scultori e grafici. Entro dicembre 2025 tutte le opere saranno consegnate alla Pro Loco, che si occuperà della catalogazione e dell’allestimento della mostra collettiva, prevista per marzo 2026.
Ad aprile 2026 si terrà l’asta benefica gestita da Bolaffi Arte, mentre a maggio verranno resi noti i risultati e avviato il cantiere di restauro.

Ogni fase sarà accompagnata da eventi pubblici, incontri, comunicazioni e aggiornamenti, per permettere ai cittadini di seguire passo dopo passo la trasformazione del progetto.

Non si tratta solo di raccogliere fondi, ma di creare valore nel tempo. Le opere invendute resteranno al Comune, diventando patrimonio pubblico e primo nucleo di un Museo di Arte Contemporanea gassinese.
La mostra sarà documentata da un catalogo illustrato a colori, con testi di storici e critici d’arte, che verrà distribuito a scuole, biblioteche e istituzioni culturali piemontesi.

Il restauro del portone, dunque, sarà solo l’inizio. Da questa esperienza nascerà un modello replicabile: arte che finanzia arte, comunità che rigenera comunità.

“Un’opera per un’opera di restauro” dimostra come anche una piccola realtà possa muoversi in grande.
A Gassino, la Pro Loco ha scelto di non attendere bandi o fondi esterni, ma di costruire da sé le risorse per difendere il proprio patrimonio. Un gesto che ha già raccolto il consenso del Comune, delle associazioni locali e dei cittadini, chiamati a partecipare come pubblico, acquirenti o semplici sostenitori.

È una rete virtuosa fatta di artisti, volontari, istituzioni e professionisti, tutti spinti da una stessa idea: la bellezza è una responsabilità collettiva.

Quando a maggio 2026 il portone della Chiesa dello Spirito Santo tornerà al suo splendore, ogni tela e ogni scultura avranno lasciato una traccia concreta. Non solo un gesto artistico, ma un atto di cittadinanza attiva.
Un segno che a volte, per salvare la storia, basta crederci insieme.

Il progetto è stato ufficialmente presentato con una visita alla Chiesa dello Spirito Santo lo scorso 24 ottobre, alla presenza del sindaco, delle autorità civili e religiose, dei membri del comitato organizzatore e di alcuni artisti partecipanti

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