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25 Ottobre 2025 - 21:03
Urla e bestemmie al parco Pragranda di notte: anche a San Mauro arrivano i “maranza” (immagine generata con l'AI)
«Altra serata di urla, bestemmie e parole indicibili al parco Pragranda fino a tarda notte. Siamo davvero ostaggi di questi 15enni? Chiamare le forze dell’ordine non serve a nulla, tanto non vengono. L’impunità regna sovrana».
È un commento esasperato, ma rappresenta bene lo stato d’animo di molti residenti della zona del parco Pragranda, la grande area verde di San Mauro Torinese che nelle serate del weekend si trasforma ormai da tempo in un luogo di schiamazzi e disordini. A scriverlo è una cittadina, in un gruppo Facebook che raccoglie decine di segnalazioni e sfoghi di chi, tra il venerdì e il sabato sera, non riesce più a dormire.
Le testimonianze si somigliano tutte: ragazzini di circa 15 anni, urla, bestemmie, musica a tutto volume e un parco che diventa ostaggio della maleducazione. «Sicuramente i genitori sono peggio dei figli. Mia figlia a 15 anni la sera sta a casa», scrive un’altra utente. E un terzo commento, ancora più diretto, aggiunge: «Ecco perché siamo arrivati a questo punto: l’educazione manca già dai genitori».
C’è chi, esasperato, propone provocatoriamente di «buttare secchi d’acqua» ai gruppetti più molesti, e chi ricorda un precedente simile: «Lo ha fatto una signora in un altro posto, dopo aver subito schiamazzi e molestie, ma è dovuta andare davanti a un giudice di pace perché il padre di uno dei ragazzi l’ha denunciata».
Un episodio che molti citano come esempio di come la convivenza civile sia arrivata a un punto di rottura. Il parco, da luogo di incontro e svago, è diventato il simbolo di un disagio più ampio che unisce maleducazione giovanile, assenza di regole e mancanza di controllo.
I cittadini chiedono con forza più presenza delle forze dell’ordine e soprattutto un potenziamento della Polizia Locale anche nelle ore notturne, quando gli episodi di disturbo si moltiplicano. Non bastano — dicono — i passaggi pomeridiani o gli interventi sporadici. E nemmeno i turni serali fino alla mezzanotte e mezza (solo) che erano attivi d'estate. Servono pattuglie visibili la sera, nei parchi e nelle zone residenziali, per restituire tranquillità ai quartieri.

Il parco Pragranda
Il problema che non nasce oggi. Già nei mesi scorsi, infatti, la questione sicurezza era finita al centro del dibattito politico cittadino. Durante il Consiglio comunale del 29 settembre, la consigliera di Fratelli d’Italia, Paola Antonetto, aveva chiesto chiarimenti sul funzionamento delle telecamere di videosorveglianza e sull’impegno della Giunta in materia di sicurezza.
La sindaca Giulia Guazzora aveva risposto spiegando che «ci sono 52 telecamere funzionanti a San Mauro, tranne tre che sono in manutenzione e che verranno ripristinate il prima possibile. Vengono visionate dalla Polizia Locale e dai Carabinieri su richiesta. Non c’è personale che le guardi in tempo reale. A queste si aggiungono altre 19 telecamere sulle strade di accesso alla città che verificano assicurazione e revisione dei veicoli».
La prima cittadina aveva poi aggiunto che «quest’estate si è riunito il Tavolo della Legalità per affrontare il tema, con Carabinieri, Polizia Locale e associazioni. È stato prolungato il servizio dei vigili con uno straordinario il venerdì sera d’estate, fino a mezzanotte e mezza. La città è adeguatamente monitorata; il “crimine zero” è un’utopia, ma i dati ci dicono che il nostro è un Comune con bassa criminalità».
Parole che non avevano convinto del tutto la minoranza, né i cittadini. La stessa Antonetto aveva replicato: «Lo straordinario estivo della Polizia Locale, attivo solo il venerdì sera d’estate, è un piccolissimo passo in avanti. E gli altri giorni della settimana? A fronte di un maggior numero di agenti in arrivo, mi aspetto di più».
Il dibattito sulla sicurezza urbana a San Mauro resta quindi aperto. Le discussioni sui social e le lamentele dei residenti di Pragranda confermano che il tema non è solo percezione, ma un nodo concreto che coinvolge ordine pubblico, educazione e fiducia nelle istituzioni.
Già a luglio, in seguito ad altri episodi di vandalismo e disturbo tra via Italia e via Novara, il Tavolo di Sicurezza era stato convocato — con notevole ritardo — dal Comune, dopo settimane di proteste e segnalazioni. Allora, come oggi, i cittadini avevano denunciato il silenzio del municipio e la mancanza di risposte tempestive.
Nel frattempo, la sindaca Guazzora aveva annunciato l’arrivo di tre nuovi agenti di Polizia Locale a partire dal 2026 e il potenziamento della videosorveglianza nei parchi, ma i residenti della Pragranda chiedono interventi immediati, non solo promesse.
Il sentimento comune è di stanchezza e disillusione. «Siamo stufi di non dormire e di vedere il parco ridotto così. Non vogliamo scontri, ma vogliamo che qualcuno intervenga», commenta un sanmaurese.
Dietro le urla e le notti insonni, si nasconde un malessere più profondo, che riguarda anche la solitudine dei più giovani, spesso lasciati senza punti di riferimento. Ma per chi vive nella zona, il problema oggi è uno solo e quantomai concreto: la quiete pubblica violata.
I cittadini della zona chiedono risposte, non slogan. Chiedono pattuglie, controlli, e soprattutto un monitoraggio efficace del territorio anche di notte. Perché, come ripetono sui social, non è normale che in una città da 18.400 abitanti il riposo diventi un privilegio, e non più un diritto.

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