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23 Ottobre 2025 - 14:18
Addio alla carta d’identità cartacea: a San Mauro giornate straordinarie per passare alla CIE (immagine di repertorio)
La scadenza è fissata: dal 3 agosto 2026 la carta d’identità cartacea non sarà più valida, né per l’espatrio né come documento di riconoscimento. Lo impone il Regolamento europeo n. 1157/2019, che uniforma gli standard di sicurezza dei documenti d’identità in tutti gli Stati membri. In Italia, una recente circolare del Ministero dell’Interno ha ribadito che le carte d’identità cartacee dovranno essere progressivamente sostituite con le CIE, le carte d’identità elettroniche di cui molti cittadini (ma non tutti) sono già in possesso.
Per garantire una transizione senza intoppi – si spera – il Comune di San Mauro Torinese ha deciso di anticipare i tempi. Con un atto del Comune, sono state fissate delle giornate straordinarie di apertura dell’Ufficio Anagrafe, dedicate esclusivamente al rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE).
Le date scelte comprendono tutti i mercoledì di novembre e i primi due mercoledì di dicembre 2025, con apertura anche al mattino (dalle 8:30 alle 12:30), oltre al consueto orario pomeridiano (16:00–18:00).
La prenotazione online resta però obbligatoria, attraverso la piattaforma ministeriale https://www.prenotazionicie.interno.gov.it, accessibile tramite SPID o Carta dei Servizi. Nessun accesso libero, dunque, ma un sistema su appuntamento che impone anche agli uffici comunali di farsi trovare preparati.
La decisione arriva in un momento in cui la Carta d’Identità Elettronica assume un ruolo sempre più centrale nella vita quotidiana. Oltre a sostituire definitivamente la vecchia carta cartacea, la CIE permette infatti di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione senza bisogno dello SPID.
Un aspetto tutt’altro che marginale, considerando che diversi fornitori del servizio SPID – tra cui Poste Italiane – hanno annunciato la possibilità di introdurre costi annuali di gestione per l’identità digitale. La CIE, invece, resterà gratuita (al netto del costo di rilascio del documento) e già integrata nel sistema pubblico.
In pratica, sarà possibile entrare nei portali della PA o firmare digitalmente documenti usando solo la carta elettronica e l’app CieID, collegata al proprio smartphone. Una semplificazione importante, che riduce la dipendenza da servizi esterni e offre un’identità digitale unificata, valida in tutta l’Unione Europea.
Immagine di repertorio
Il vantaggio è evidente. Ma perché funzioni, serviranno uffici comunali efficienti. La fase di transizione rischia infatti di mettere sotto pressione gli sportelli anagrafe, già oggi impegnati a gestire un alto numero di pratiche. Le giornate straordinarie, fissate tra novembre e dicembre, saranno il primo banco di prova: se la macchina comunale reggerà, la sostituzione potrà procedere in modo graduale e ordinato.
Il Comune prevede anche una campagna informativa per sensibilizzare la popolazione e ricordare la scadenza del 2026. L’obiettivo è evitare che i cittadini si accorgano troppo tardi della perdita di validità del documento cartaceo. Chi ha ancora una vecchia carta d’identità può già chiedere la sostituzione: non serve aspettare la scadenza naturale, e anticipare la richiesta significa evitare lunghe liste d’attesa nei prossimi mesi.
Dal punto di vista tecnico, la CIE garantisce standard di sicurezza più elevati grazie al microchip integrato, che contiene dati biometrici e consente la verifica immediata dell’identità. È valida per l’espatrio nei Paesi dell’Unione Europea e sostituisce pienamente la carta tradizionale anche per l’uso quotidiano.
Ma la novità più significativa è la sua funzione digitale. In un momento in cui la Pubblica Amministrazione sta spingendo sulla digitalizzazione dei servizi, la CIE diventa il principale strumento di accesso ai portali pubblici, dalle pratiche anagrafiche alle istanze edilizie, dai referti medici ai bonus fiscali. Tutto dipenderà, però, dalla capacità dei Comuni di garantire un rilascio tempestivo, tempi certi e assistenza ai cittadini meno abituati alla tecnologia.
Le giornate straordinarie dell’Ufficio Anagrafe di San Mauro si muovono in questa direzione: un tentativo concreto di agevolare il passaggio, distribuendo nel tempo le richieste. È un’operazione di buon senso, ma che dovrà essere seguita da una pianificazione ampia, perché la scadenza europea del 2026 non riguarda solo pochi documenti: a livello nazionale, coinvolgerà milioni di cittadini.
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