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05 Luglio 2025 - 16:16
Urla, degrado e vandali: a San Mauro il Tavolo di sicurezza si muove, ma solo sotto pressione mediatica. Immagine generata con l'IA.
Risse per strada, urla in piena notte e reati contro il patrimonio. Ma anche tante, troppe, mancate risposte. Dopo quanto denunciato da alcuni cittadini, il Comune di San Mauro Torinese prova a mettere una pezza al problema delle “notti insonni” tra via Italia e via Novara. Facendo però di nuovo una brutta figura.
Stando a quanto dichiarato da Palazzo Civico, il 9 luglio è attesa la convocazione del Tavolo di sicurezza, l’organismo di confronto che coinvolge Polizia Locale, Carabinieri e Controllo del vicinato, «in risposta alle segnalazioni da parte di alcuni residenti». Tra i temi da affrontare, «le problematiche legate a vandalismi, schiamazzi e disturbo della quiete pubblica, in particolare nella zona residenziale compresa tra via Italia e via Novara e nella area di via Mezzaluna, nei pressi del capolinea degli autobus».
Peccato che la convocazione del Tavolo, che – lo ricordiamo – è a cura del Comune stesso, non sia arrivata subito dopo le segnalazioni dei residenti, ma è stata annunciata venerdì 4 luglio, due giorni dopo la pubblicazione online di un articolo sul nostro giornale. Alcuni residenti della zona si erano infatti rivolti alla nostra redazione perché esasperati dalla situazione e stanchi di non ricevere risposte «da anni» alle loro segnalazioni mandate al Comune.
Mera coincidenza? Difficile (se non impossibile) pensarlo. Come già avvenuto nel caso di un’amministratrice di condomino della città, le cui case erano prese di mira dai topi anche ai piani alti, il Comune si era attivato solo dopo che il caso era diventato di pubblico dominio, mentre lei riferiva di mancate risposte a più di una PEC da parte del municipio. Oggi sembra replicarsi lo stesso copione.
Il municipio
Come dichiarato da esponenti della maggioranza di centrosinistra che governa San Mauro, il municipio sarebbe ben consapevole dei problemi sulle segnalazioni pervenute online, via PEC o tramite il portale Municipium. Il tema, tuttavia, non è mai stato affrontato in nessuna delle recenti sedute del Consiglio comunale, probabilmente visto l’imbarazzo di dover ammettere davanti ai cittadini: «Cari sanmauresi, abbiamo un problema. Non riusciamo tecnicamente a gestire le vostre segnalazioni».
O forse, ancora peggio, «Non abbiamo il personale per leggerle e affrontare i problemi», visto che due dirigenti comunali hanno recentemente abbandonato il posto in Comune. La prima perché andata in pensione, la seconda perché – affermano diverse fonti – stufa dell’attuale Giunta. Quello che è certo, però, è che il loro addio al civico 150 di via Martiri della libertà è recente, mentre le problematiche relative alle segnalazioni si protraggono da anni.
Il Comune di San Mauro Torinese ha un problema serio con le segnalazioni inviate dai residenti. Un problema serio di dialogo tra istituzioni e cittadini (che tra un anno e mezzo circa andranno a votare per il nuovo sindaco e la nuova Giunta). E a poco serve l’invito, nel comunicato diramato dal Palazzo Civico, di «continuare a segnalare alle forze dell'ordine e attraverso i canali ufficiali qualsiasi episodio di disturbo o atto illecito» se il Comune non risponde, la Polizia Locale di notte non è attiva e i Carabinieri di San Mauro sono costretti a dirottare le telefonate a quell’ora verso i centri limitrofi; i militari dei Comuni circostanti – stando alle dichiarazioni dei cittadini – anche in questo caso non sarebbero intervenuti.
A San Mauro serve un cambio di passo radicale. Una maggior azione e coordinazione delle forze dell’ordine e soprattutto un maggior ascolto dei cittadini, non in primis tramite la stampa locale, ma dialogando con i sanmauresi e fornendo risposte concrete.
Altrimenti è chiaro che la gente perde fiducia nelle istituzioni. Che non va più a votare. Che si stufa di segnalare. Che, se può, si trasferisce. Cambia città, stufa dell’immobilismo di San Mauro.
Ma immobilismo su temi veri e sentiti, non sul taglio di nuovi “nastri” per strutture come il Castelletto, che possono sì migliorare il tenore di vita dei sanmauresi, ma di certo non sono sufficienti. Gli interventi di facciata non bastano.
La convocazione del Tavolo di sicurezza rappresenta, si spera, un passo in avanti verso la risoluzione di tali problemi di criminalità e di mancato decoro. Ma è grottesco che un Comune si attivi solo dopo che i fatti diventino di dominio pubblico, quando tutti i cittadini (che sono elettori, lo ricordiamo) leggono e capiscono quanto sia caotica e inconcludente la gestione delle segnalazioni online. Segno che a Palazzo Civico la maggioranza teme per le prossime elezioni di inizio 2027.
Il Comune si trova oggi davanti a due possibilità: o chiudere una volta per tutte i canali online di segnalazione, oppure attivarsi veramente per renderli efficaci. In altre parole: o continuare a ignorare le segnalazioni di chi nel 2027 si recherà alle urne, oppure favorire in modo concreto un riavvicinamento tra pubblica amministrazione e cittadini, lavorando insieme per una città migliore.
Altrimenti, caro Comune, altro che migliaia di nuovi cittadini in arrivo a San Mauro. Con buona pace del piano regolatore.
Immagine di repertorio
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