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Caos rifiuti a San Mauro Torinese: tutta colpa dello sciopero?

I cittadini lamentano mancati passaggi e rifiuti abbandonati da giorni. L'assessore fa chiarezza

Caos rifiuti a San Mauro Torinese: tutta colpa dello sciopero?

Caos rifiuti a San Mauro Torinese: tutta colpa dello sciopero? (foto d'archivio)

A San Mauro Torinese i rifiuti non vengono ritirati in zona Oltrepo. Questa è la denuncia condivisa online da diversi residenti, che negli scorsi giorni si sono ritrovati con i bidoni stracolmi e con rifiuti abbandonati lungo la strada.

La situazione critica si è verificata soprattutto venerdì 17 ottobre, quando i dipendenti di Seta e di altre società di gestione e smaltimento rifiuti (tra cui Amiat di Torino) sono scesi in piazza per chiedere condizioni lavorative e salariali migliori. Una giornata in cui gli operatori ecologici hanno quindi incrociato le braccia, e non hanno ritirato i rifiuti prodotti dai cittadini.

L’emergenza, però, a San Mauro Torinese ha riguardato anche parte della settimana successiva, visto che il mancato passaggio di venerdì 17 ha avuto un impatto su tutto il calendario di raccolta.

«Siamo consapevoli dei problemi riscontrati – ha dichiarato l’assessore con delega ai rifiuti Matteo Fogli –, ma provocare un disagio è nella natura stessa di uno sciopero, per far passare un messaggio sulle ragioni dei lavoratori. Seta ha garantito quel giorno comunque il ritiro dell’organico e la pulizia nella zona del mercato, ma gli altri rifiuti non sono stati raccolti. Mi dispiace anche come cittadino, ma deve essere chiaro che nelle giornate di sciopero il disservizio c’è».

Matteo Fogli

Da amministratore di centrosinistra, l’assessore Fogli riconosce l’importanza della mobilitazione sindacale e delle rivendicazioni degli operatori ecologici. Ma è possibile, ancora una volta, che uno sciopero sia stato fatto di venerdì?

«Quello è un tema diverso. A volte ci possono essere delle forzature da parte dei sindacati e delle critiche, ma in ogni caso i dipendenti rinunciano a una giornata di lavoro e di stipendio, indipendentemente che il giorno sia venerdì, martedì, mercoledì o un altro ancora. E comunque i passaggi della raccolta al sabato vengono regolarmente fatti», ha chiarito Fogli, smentendo dal suo punto di vista l’accusa del “weekend lungo” spesso avanzata dal centrodestra.

I disagi dovuti allo sciopero hanno comportato quindi degli strascichi nei giorni successivi, mentre al municipio non risultano ulteriori disservizi da parte di Seta.

Non ci sono stati però solo i disagi per il mancato ritiro dei rifiuti prodotti da case o negozi. «Nelle scorse settimane – ha aggiunto Fogli – si è aggiunta una situazione spiacevole. Seta aveva comunicato che, nei giorni vicini allo sciopero di quel venerdì, la raccolta degli abiti usati dai contenitori cittadini è stata sospesa».

Il motivo? «Seta non poteva effettuare la raccolta dai bidoni per ragioni che non hanno citato. Poi la situazione è tornata nella norma, e ora la raccolta è regolare. Ma ci sono stati giorni in cui dei sacchi venivano abbandonati vicino ai bidoni pieni, generando una situazione di degrado. I sacchi con i vestiti hanno anche attirato la curiosità di alcuni cittadini, che li hanno aperti disperdendo parte degli abiti su strade e marciapiedi», ha concluso l’assessore.

Un’emergenza rifiuti che quindi sembrerebbe rientrata per la raccolta degli abiti usati e in via di risoluzione per la raccolta porta a porta o dai bidoni condominiali.

Resta tuttavia aperta la questione più ampia della gestione dei rifiuti e della comunicazione tra ente locale, società appaltatrici e cittadini. Le proteste sindacali hanno evidenziato le difficoltà di un sistema che, in caso di sciopero o disservizio, lascia rapidamente emergere le sue fragilità. La speranza è che il confronto tra Comune, Seta e lavoratori possa tradursi in un miglioramento duraturo, evitando che situazioni simili si ripetano nei prossimi mesi.

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