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21 Ottobre 2025 - 17:48
Montanaro, l’organo torna a splendere: iniziati i lavori di pulitura della cassa
A Montanaro è cominciato un lavoro tanto delicato quanto affascinante: la pulitura della cassa esterna dell’organo Fratelli Bruna poi Bossi-Vegezzi, uno dei gioielli artistici e musicali più importanti del Canavese. L’intervento, affidato alla Bottega Organara di Dormelletto (Novara) per conto della parrocchia, segna l’inizio di un percorso di cura e valorizzazione che restituirà splendore a uno strumento unico nel suo genere.
L’operazione, iniziata il 20 ottobre, prevede la pulitura e la messa in sicurezza della monumentale cassa lignea che racchiude l’organo. Si tratta di un lavoro complesso, eseguito con l’ausilio di una piattaforma con cestello – il cosiddetto “ragno” – indispensabile per raggiungere le parti più alte e per operare in sicurezza sulle superfici decorate e intagliate.
La pulitura non è un semplice intervento estetico: serve a rimuovere polvere, residui di cera, sporco e microincrostazioni accumulate negli anni, che possono compromettere la conservazione del legno e delle dorature. L’obiettivo è quello di preservare la struttura originale, valorizzando al tempo stesso la qualità artistica delle decorazioni che incorniciano la facciata dei canne.
L’organo di Montanaro, costruito originariamente dai Fratelli Bruna e successivamente rimaneggiato dalla ditta Bossi-Vegezzi, è un esemplare di straordinario pregio, sia per la maestosità architettonica sia per il valore sonoro che ancora oggi ne fa uno strumento di riferimento nel panorama organario piemontese. La cassa, con le sue proporzioni imponenti e il disegno tipico dell’Ottocento, è parte integrante dell’opera, pensata per amplificare la potenza del suono ma anche per dialogare con la spazialità della chiesa.
La Bottega Organara di Dormelletto, specializzata nel restauro di strumenti storici, sta procedendo con tecniche conservative e materiali compatibili con quelli originali, rispettando le indicazioni delle Soprintendenze. L’intervento permetterà non solo di recuperare la bellezza visiva dell’organo, ma anche di proteggere le superfici lignee dall’umidità e dai depositi atmosferici, che nel tempo possono deteriorare le finiture.
Il lavoro sulla cassa è il primo passo di un più ampio progetto di manutenzione e valorizzazione dell’organo, che potrà successivamente includere controlli sulle canne, sulla meccanica e sull’accordatura. Un investimento importante per la comunità montanarese, che da sempre riconosce nello strumento un patrimonio identitario e sonoro di straordinario valore.
La riqualificazione di questo monumento musicale, visibile a tutti durante le funzioni e i concerti, non è solo un gesto di restauro, ma un atto di tutela della memoria collettiva. Restituire luce e dignità all’organo significa infatti riportare al centro un simbolo di tradizione, arte e fede che continua, ancora oggi, a raccontare la storia di Montanaro attraverso la sua voce più alta.
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