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Donald Trump “bombarda” i manifestanti: la sua risposta ai cortei contro di lui (VIDEO)

Polemiche negli Stati Uniti per la clip generata con l'intelligenza artificiale in cui vola su un jet militare con la scritta “King Trump”

Dopo le oceaniche proteste che hanno invaso gli Stati Uniti contro il suo presunto autoritarismo, Donald Trump ha scelto di rispondere nel modo più provocatorio possibile: con un video generato dall’intelligenza artificiale in cui appare al comando di un caccia militare mentre bombarda i manifestanti del movimento “No Kings”.

Nel filmato, diffuso sul suo social Truth, l’ex presidente indossa una corona d’oro e pilota un jet con la scritta “King Trump”. Dall’aereo vengono sganciati barili di un liquido marrone, simbolico e chiaramente derisorio, che colpisce i cortei di protesta. Un video costruito digitalmente ma dal messaggio politico inequivocabile, che ha scatenato un’ondata di polemiche e accuse di incitamento all’odio.

Il gesto arriva all’indomani del “No Kings Day”, giornata di mobilitazione nazionale contro la deriva autoritaria del governo. Da New York a Los Angeles, oltre 2.500 marce hanno coinvolto circa sette milioni di persone, unite dallo slogan “We don’t want kings” (“Non vogliamo re”).
A Manhattan il corteo è sfilato da Times Square alla 14ª strada, mentre a Washington Bernie Sanders è salito sul palco per dire: «Nel corso della nostra storia, persone hanno combattuto e sono morte per difendere la democrazia. Non permetteremo a Trump di portarci via anche questo».

Le manifestazioni si sono estese anche in Europa, con presidi a Roma, Firenze, Berlino e Madrid, dove attivisti e studenti hanno mostrato cartelli di solidarietà ai movimenti americani.

Trump, tuttavia, non ha mostrato segni di cedimento. Definendo i cortei “contro l’America”, ha rilanciato sui social il video provocatorio che lo ritrae come un sovrano assoluto, mentre il vicepresidente J.D. Vance ha condiviso una seconda versione, in cui “Re Trump” impugna una spada circondato da sudditi inginocchiati.

Il Partito Repubblicano ha bollato la mobilitazione come “una parata di traditori”, mentre i governatori conservatori hanno dispiegato la Guardia Nazionale in diverse città, dal Texas all’Arizona. Ma la protesta continua a crescere, e con essa il dibattito sull’uso dell’intelligenza artificiale nella propaganda politica, sempre più centrale nella comunicazione trumpiana.

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