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13 Ottobre 2025 - 18:37
Candiolo, anno record per la Fondazione sul Cancro: oltre 20 milioni di euro investiti
Un anno di crescita, innovazione e umanità. Con queste parole è stato presentato a Candiolo, lunedì 13 ottobre 2025, il ventunesimo Bilancio Sociale e di Sostenibilità della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, che racconta i risultati raggiunti nel corso del 2024 dall’Istituto di Candiolo – IRCCS, centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale.
Nel solo 2024, la Fondazione ha destinato oltre 20 milioni di euro alle attività di cura e ricerca, sostenendo un sistema che conta 291 ricercatori attivi in 40 laboratori, 577 operatori clinici, 256 studi sperimentali, 241 pubblicazioni scientifiche e più di 1,3 milioni di prestazioni ambulatoriali. Numeri che confermano il ruolo di Candiolo come punto di riferimento nel panorama dell’oncologia italiana.
Tra i progetti più significativi del 2024 spiccano l’apertura di Oncolab, che ha dato vita a 15 nuovi laboratori di ricerca, l’avvio della progettazione della nuova Biobanca e il lancio del programma Candiolo Cares, pensato per offrire supporto psicologico, fisico e relazionale ai pazienti e alle loro famiglie.
La presentazione, condotta in un evento digitale dalla giornalista Francesca Schianchi, è stata anche l’occasione per riflettere sul futuro dell’istituto, sempre più orientato a unire innovazione scientifica e centralità della persona.
«La Fondazione non si ferma mai, vogliamo guardare sempre avanti. La straordinaria generosità della comunità che ci accompagna da 40 anni è per noi una grande responsabilità. Ci impegniamo per tradurre ogni risorsa raccolta in ricerca, cura e speranza per un futuro libero dal cancro», ha dichiarato Allegra Agnelli, presidente della Fondazione.
Al centro dell’attività resta la ricerca scientifica, sostenuta anche grazie ai fondi del 5x1000, che nel 2024 hanno permesso di finanziare nove progetti pluriennali dedicati alle principali patologie tumorali in collaborazione con i maggiori centri oncologici internazionali.
La dottoressa Luigia Pace, direttrice del Laboratorio di Immunità e Cancro, ha sottolineato l’importanza di un approccio sempre più personalizzato: «Studiare il sistema immunitario ci permette di comprendere come il corpo reagisce al tumore e di sviluppare terapie mirate e meno invasive. A Candiolo stiamo costruendo un ponte tra ricerca e clinica per offrire ai pazienti cure su misura».
Sulla stessa linea, il dottor Christopher Heeschen, direttore del Laboratorio di Eterogeneità del Cancro al Pancreas, ha ribadito che «la ricerca deve essere sempre più vicina ai bisogni dei pazienti. Grazie ai fondi del 5x1000 possiamo affrontare tumori complessi con un approccio multidisciplinare capace di trasformare i risultati scientifici in cure reali».
Il 2024 ha visto anche il consolidamento del piano di sviluppo “Cantiere Candiolo”, con nuovi investimenti tecnologici per migliorare diagnosi e trattamenti. Dopo l’attivazione di due Tomotherapy e di una TAC di ultima generazione, sono entrate in funzione la nuova Sala Angiografica e una PET-TC avanzata, mentre è in arrivo una TAC Photon Counting che potenzierà i reparti di Radiologia, Radioterapia e Medicina Nucleare.
Per il professor Francesco Porpiglia, direttore dell’Urologia Oncologica, la tecnologia sta rivoluzionando la pratica clinica: «Grazie ai nuovi robot e a équipe altamente specializzate possiamo garantire interventi più precisi, riducendo i tempi di recupero e migliorando la qualità di vita dei pazienti».
Anche il professor Riccardo Faletti, direttore della Radiodiagnostica, ha evidenziato i progressi compiuti: «Le nuove TAC e PET-TC ci permettono diagnosi più tempestive e immagini più dettagliate, fondamentali per intervenire in modo rapido e mirato».
Accanto all’innovazione, il 2024 ha segnato la nascita del progetto Candiolo Cares, che integra il percorso terapeutico con attività dedicate al benessere del paziente: Pilates, trucco terapeutico, Pet Therapy, incontri culturali e supporto psicologico. Iniziative pensate per migliorare la qualità della vita e rendere più umano il cammino della cura.
Tra le testimonianze, quella del giornalista Claudio Marinaccio, paziente dell’istituto, che ha trasformato la sua esperienza in un racconto a fumetti: «Ho scoperto per caso un tumore rarissimo, ma a Candiolo ho trovato competenza, umanità e fiducia. Raccontare la mia storia è stato un modo per trasformare la paura in condivisione».
Il direttore generale Gianmarco Sala ha ricordato come la forza della Fondazione risieda nella comunità che la sostiene: «Nel 2024 abbiamo investito circa 20 milioni di euro per migliorare la qualità della cura e della ricerca. Ma la nostra vera energia arriva dai donatori – persone, imprese e istituzioni – che rendono possibile ogni passo avanti».
Con oltre quattro decenni di attività, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro continua a crescere con la stessa convinzione che ne ha guidato gli inizi: solo unendo scienza, innovazione e umanità si può costruire un futuro libero dal cancro.
Immagine di repertorio
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