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Salute

Candiolo, 120mila euro raccolti al Royal Park per la ricerca sui tumori femminili

Sport, solidarietà e cucina d’autore alla XXVI edizione della storica gara: i fondi finanzieranno una colonna endoscopica innovativa per la prevenzione e la cura all’Istituto IRCCS

120mila euro

120mila euro raccolti al Royal Park per la ricerca sui tumori femminili di Candiolo

Un campo da golf trasformato in un palcoscenico di sport, cucina e solidarietà. È accaduto al Royal Park I Roveri, dove si è svolta la XXVI Pro Am della Speranza – The Green is Pink, la manifestazione benefica promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a sostegno dell’Istituto di Candiolo – IRCCS. Una giornata che ha visto protagonisti professionisti del golf, sponsor di primo piano, grandi chef e amici della Fondazione, uniti con un obiettivo comune: raccogliere fondi per la cura e la ricerca sui tumori femminili.

Il risultato parla da solo: 120.000 euro raccolti, che saranno destinati all’acquisto di una colonna endoscopica di ultima generazione per l’ambulatorio integrato di isteroscopia ed ecografia dell’Istituto. Non un dettaglio tecnico, ma un passo avanti cruciale: questo strumento permetterà di individuare precocemente e trattare patologie come i tumori dell’endometrio, fibromi e polipi di grandi dimensioni, riducendo i tempi di attesa e senza ricorrere all’anestesia generale. Un beneficio diretto per le pazienti, con diagnosi più accurate, trattamenti meno invasivi e la possibilità, per molte giovani donne, di preservare la fertilità.

L’evento, come ogni anno, è stato dedicato al ricordo del dottor Furio Maggiorotto e ha coinciso con l’avvio di Life is Pink, la campagna di sensibilizzazione che per tutto ottobre colorerà il Piemonte di rosa per richiamare l’attenzione sulla prevenzione dei tumori femminili. La partita di golf si è giocata tra 21 squadre, ciascuna composta da un professionista e tre dilettanti, sostenute da altrettanti sponsor. Lungo il percorso, i partecipanti hanno potuto degustare piatti firmati da alcuni dei migliori chef della regione, che hanno animato anche l’aperitivo conclusivo con un mix di sapori e vini selezionati.

A deliziare i presenti sono stati nomi noti della ristorazione piemontese: dal Bananna Kitchen al Kensho Restaurant, dal Ristorante Adelaide all’Antica pasticceria Belmonte, passando per Brace Pura, Luca Scarcella, Ristorante L’Uliveto, QR – Quadrilatero Romano, Ristorante San Giors, in collaborazione con DeMaria Advisory Group. Una presenza che ha trasformato la competizione sportiva in un vero e proprio festival del gusto.

Non è mancata l’animazione mediatica: per il secondo anno consecutivo hanno partecipato anche gli speaker di Radio Deejay, Andrea e Michele, che con il loro stile hanno contribuito a creare un’atmosfera festosa e coinvolgente.

«La Pro Am della Speranza è da sempre un appuntamento che unisce sport, amicizia e solidarietà – ha dichiarato Allegra Agnelli, presidente della Fondazione – e anche quest’anno, grazie alla generosità di aziende partner, chef, professionisti del golf e amici della Fondazione, abbiamo raggiunto un risultato importante che si tradurrà in strumenti concreti per la diagnosi e la cura dei tumori femminili all’Istituto di Candiolo».

Un successo che si inserisce in una lunga tradizione: dal 1998, anno della prima edizione, la Pro Am della Speranza ha raccolto oltre due milioni di euro a favore dell’IRCCS di Candiolo, coinvolgendo migliaia di partecipanti. In passato hanno calcato il green nomi del calibro dei fratelli Molinari, di Costantino Rocca e Matteo Manassero, insieme a campioni internazionali che hanno prestato la loro immagine e la loro abilità sportiva a favore della ricerca.

Quest’anno il sostegno è arrivato da un parterre impressionante di sponsor: dal main partner Allianz a marchi come Kappa, Juventus, Lavazza, Brunello Cucinelli, Galup, Rinascente, Guido Gobino, Banca Patrimoni Sella &C., Chiusano Immobiliare, Iveco Group, passando per realtà consolidate del territorio come Cartiera Giacosa, Jolly Sport, Torino Macchine, Moeves, Famiglia Prunelli, Fondazione Bassanini, Damilano, Valmora, I Cento, Battaglio, Bonfante, Laboratorio Olfattivo, Rovagnati, Spinosi, Baronio Borse, fino a media partner come Getty Images e La Stampa. Un mosaico che dimostra quanto il tessuto imprenditoriale e culturale piemontese continui a credere nella missione della Fondazione.

La formula vincente resta quella che unisce sport e solidarietà: un campo da golf come teatro, la passione degli sponsor e la creatività degli chef come collante, e la consapevolezza che ogni euro raccolto si traduce in macchinari, cure e diagnosi migliori per migliaia di pazienti. È la dimostrazione concreta di come iniziative private, quando ben organizzate e radicate sul territorio, possano generare un impatto pubblico di grande rilevanza.

La XXVI edizione della Pro Am della Speranza non è stata soltanto una gara, ma un tassello di un percorso che da oltre venticinque anni lega Candiolo, Torino e il Piemonte a una sfida universale: quella contro il cancro. Ogni anno, l’evento rinnova il messaggio che la ricerca non è un affare per pochi specialisti ma una causa comune, che trova forza nella partecipazione collettiva e nella capacità di unire mondi apparentemente distanti come quello dello sport, della cucina, della finanza e della cultura.

Al termine della giornata, oltre ai numeri, resta l’immagine di una comunità capace di fare squadra per dare speranza concreta. Perché se è vero che il golf richiede precisione e disciplina, è altrettanto vero che sul green di I Roveri, ancora una volta, ha vinto la solidarietà.

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