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Abderrahmane Amajou torna a casa: il presidente di ActionAid rientra dopo giorni di detenzione in Israele

Il ministro Tajani annuncia il rimpatrio degli ultimi 15 italiani della Flotilla: “Domani in volo verso Atene, poi in Italia”

Abderrahmane Amajou

Abderrahmane Amajou

Sta per concludersi la lunga attesa per Abderrahmane Amajou, attivista piemontese e presidente nazionale di ActionAid Italia, tra gli ultimi quindici italiani della Global Sumud Flotilla ancora trattenuti in Israele. Nelle prossime ore farà ritorno in Europa con un volo charter diretto ad Atene, prima del rientro definitivo in Italia.

L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in un post su X ha confermato il piano di rimpatrio. “Gli ultimi 15 italiani della Flottilla rimasti in Israele partiranno domani con un volo charter per Atene. Saranno assistiti dalla nostra Ambasciata sia alla partenza e poi in Grecia nel trasferimento verso l’Italia. Voglio ringraziare sinceramente tutto il personale del Ministero degli Esteri, i diplomatici in Israele e nelle altre sedi interessate per il capillare lavoro di assistenza compiuto in questi giorni. Spero che le prossime ore siano decisive per consolidare gli sforzi di pace compiuti dall’amministrazione statunitense. La pace è il nostro obiettivo finale, irrinunciabile: potremo raggiungerla soltanto con un impegno totale di tutti. Un impegno a costruire 2 Stati per 2 popoli, israeliano e palestinese.”

 

Figura di spicco del terzo settore, Amajou è fondatore del CODIASCO Piemonte (Coordinamento delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale), già vicepresidente dell’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo e in passato consigliere comunale del Partito Democratico a Bra, nel Cuneese. Il suo impegno nel campo dei diritti umani e della cooperazione internazionale lo ha reso un punto di riferimento per molte realtà civili e associative piemontesi.

Negli ultimi giorni, la sua vicenda aveva suscitato una forte mobilitazione istituzionale e politica. Il Partito Democratico del Piemonte e di Torino, insieme al sindaco Stefano Lo Russo e ad Alleanza Verdi e Sinistra, avevano chiesto con forza la liberazione e il rimpatrio immediato dei cittadini italiani ancora trattenuti in Israele dopo l’abbordaggio della Global Sumud Flotilla, missione umanitaria diretta verso Gaza per denunciare il blocco navale imposto dal governo israeliano.

Il volo previsto per domani segnerà dunque la conclusione di giorni di grande tensione e lavoro diplomatico. Una vicenda che ha intrecciato impegno civile, solidarietà internazionale e un delicato equilibrio geopolitico, e che ora sembra finalmente trovare il suo epilogo con il rientro a casa degli ultimi italiani coinvolti.

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