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04 Ottobre 2025 - 09:16
Castiglione Torinese, nuova dorsale idraulica da 5 milioni per gestire le acque della collina (foto di repertorio)
Un’opera da 5 milioni di euro per ridurre i rischi di allagamento e rafforzare la sicurezza del territorio. È la nuova dorsale idraulica progettata dal Comune di Castiglione Torinese e candidata al bando del Ministero dell’Interno per la messa in sicurezza idrogeologica.
L’obiettivo è creare un percorso alternativo per le acque meteoriche che scendono dalla collina, oggi costrette a passare in un unico punto critico.
Il sistema attuale si affida a un canale irriguo e al Rio Maggiore, che si incontrano all’incrocio tra via degli Scavi e via delle Alpi. Qui l’acqua deve superare il canale Enel: un argine prezioso contro le piene del Po, ma al tempo stesso un ostacolo per lo smaltimento.
Il risultato è noto ai cittadini. Quando piove forte, il sistema va in crisi. Le strade si allagano, i campi finiscono sott’acqua, i quartieri più bassi subiscono disagi e danni.
Il progetto prevede un nuovo canale da via Colombo al Po. Una dorsale parallela, capace di alleggerire la rete mista e ridurre la pressione sul nodo di via degli Scavi.
Gli studi tecnici confermano che l’opera sarà dimensionata per reggere anche una piena bicentenaria, cioè un evento estremo con tempi di ritorno stimati in due secoli.
Il Sindaco Loris Giovanni Lovera chiarisce la portata del progetto: «La nuova dorsale alleggerirà il carico della rete mista e darà un ulteriore sbocco alle acque meteoriche, dal fronte nord fino al fronte sud. Se da un lato il canale Enel rappresenta un ottimo argine contro le piene del Po, dall’altro costituisce un ostacolo per le acque che scendono dalla collina. Attualmente abbiamo solo un canale irriguo e il Rio Maggiore che confluiscono in un unico punto. Con questa opera riusciremo a creare un nuovo sfogo, con scarico diretto nel Po».
Il costo complessivo dell’intervento è di 5 milioni di euro. Troppo per un Comune solo. Per questo il bando ministeriale è decisivo.
La progettazione preliminare è pronta. Se i fondi verranno assegnati, il cantiere potrebbe partire nel triennio 2026-2028. La durata stimata è di circa due anni, con lavori da realizzare in più lotti.
Gli eventi meteo degli ultimi anni hanno reso evidente la fragilità della rete. Ogni temporale intenso porta con sé rischi e disagi. Senza un intervento strutturale, la situazione non può che peggiorare.
La dorsale ridurrà il rischio di allagamenti, proteggerà case e aziende agricole, renderà più sicura la viabilità. Non solo: abbasserà anche i costi delle emergenze, oggi ricorrenti ogni volta che la rete si satura.
Il progetto non è solo una soluzione tecnica. È anche un modo per adattarsi al cambiamento climatico. Le piogge sono più violente e frequenti, e infrastrutture pensate decenni fa non bastano più.
La dorsale diventa così un tassello strategico: meno emergenze, più sicurezza, più resilienza per il territorio.
Ora la parola passa al Ministero. Se i fondi arriveranno, Castiglione potrà mettere in cantiere un progetto che da anni resta sulla carta. Un’opera costosa ma indispensabile, destinata a cambiare il futuro del paese.
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