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Sfilata super car annullata al Salone dell’Auto dopo blitz degli attivisti Pro Palestina ed Extinction Rebellion

Cartelli contro il lusso e accuse di complicità nel genocidio israeliano, Torino ancora epicentro delle tensioni

 Extinction Rebellion

Extinction Rebellion

Il presidio degli attivisti Pro Palestina al Salone dell’Auto di Torino, sostenuto da Extinction Rebellion e Fridays for Future, ha portato oggi all’annullamento della sfilata delle super car prevista in piazza Castello. Gli organizzatori hanno confermato che la manifestazione non si è potuta svolgere a causa delle proteste.

Durante l’iniziativa gli attivisti hanno esposto cartelli con slogan come «Le città non sono parco giochi per ricchi», «Lusso per pochi, smog per tutti» e «Stop genocidio», quest’ultimo raffigurato all’interno del classico segnale stradale di stop. Dal palco improvvisato della protesta è arrivata la denuncia diretta: «Il costo ambientale e sociale delle auto di lusso e la presenza di aziende segnalate dall’Onu per il loro coinvolgimento nel genocidio palestinese non possono essere ignorati».

Un comunicato diffuso da Extinction Rebellion ha rincarato la dose: «Il Salone dell’Auto rappresenta un modello di mobilità elitario e insostenibile, mentre Torino è una delle città più inquinate d’Europa, con un trasporto pubblico in crisi e migliaia di lavoratori dell’automotive in cassa integrazione o licenziati».

Il presidio è terminato solo dopo l’arrivo del corteo diretto all’aeroporto di Caselle, che nel pomeriggio era stato bloccato dalle forze dell’ordine con idranti e lacrimogeni.

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