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Rivarolo, ecco la nuova mensa scolastica: un investimento da oltre 800mila euro

Struttura autonoma con fotovoltaico, 73 posti a doppio turno e spazi progettati anche come futuro centro cottura: “Le frazioni non sono periferie dimenticate”

Rivarolo, inaugurata la nuova mensa

Rivarolo, inaugurata la nuova mensa scolastica: un investimento da oltre 800mila euro

Lunedì 22 settembre 2025 ad Argentera, frazione di Rivarolo Canavese, la comunità scolastica ha tagliato il nastro del nuovo locale dedicato alla refezione scolastica della scuola primaria Silvio Caligaris. Un progetto atteso, dal valore complessivo di oltre 800mila euro, che porta la firma di due amministrazioni: quella guidata da Alberto Rostagno, che ne aveva redatto il piano con il sostegno dei fondi PNRR, e quella attuale, del sindaco Martino Zucco Chinà, che ha implementato l’opera con ulteriori interventi da circa 95mila euro, finanziati con risorse comunali.

La nuova mensa rappresenta un tassello cruciale per la frazione, da sempre in attesa di un’infrastruttura moderna e funzionale. La struttura è energeticamente autonoma grazie all’impianto fotovoltaico installato sul tetto e ha una capienza di 73 posti su doppio turno. Un ambiente accogliente e pratico, dotato di locali per preparazione e lavaggio, che potrà evolversi in futuro in centro cottura, ampliando ulteriormente i servizi per la scuola e la comunità.

All’inaugurazione hanno preso parte numerose figure istituzionali: oltre al sindaco Zucco Chinà, il vicesindaco e assessore all’Istruzione Marina Vittone, gli assessori Roberto Gallo Pecca e Alessia Cuffia, il consigliere Giacomo Meaglia, il dirigente scolastico Natale Necchi, il sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi Francesca Victoria Bertoglio Bosio, insegnanti e alunni. Una cerimonia partecipata, che ha visto i bambini protagonisti con poesie, canti e cartelloni, trasformando un momento istituzionale in una vera festa comunitaria.

Il sindaco Zucco Chinà ha ricordato come “accogliere i bambini in un contesto di strutture adeguate sia un elemento educativo fondamentale”, sottolineando che investire sulla scuola significa investire sul futuro della città. Un concetto ribadito anche dall’assessora Alessia Cuffia, che nel suo intervento ha evidenziato il valore simbolico e politico di un’opera realizzata non nel centro, ma in una frazione: “Spesso si crede che gli investimenti debbano concentrarsi solo sul centro città, ma questa volta si è fatta una scelta diversa: valorizzare anche le frazioni, perché Rivarolo è una comunità unica, e ogni quartiere, ogni frazione, merita attenzione e servizi di qualità”.

La mensa, in grado di accogliere 63 bambini per turno, è stata pensata non solo come luogo di refezione, ma come spazio di socialità, dove condividere momenti che vanno oltre il semplice pasto. La scelta di predisporre già oggi sale attrezzate per la trasformazione in centro cottura dimostra la volontà di guardare lontano, anticipando le esigenze future. “Quando si tratta di scuola e del futuro dei nostri figli, non si spende: si investe”, ha aggiunto Cuffia, richiamando il senso profondo di un impegno che ha coinvolto più amministrazioni.

Un altro aspetto sottolineato dall’attuale giunta è la continuità amministrativa. Il progetto era stato presentato dalla precedente amministrazione Rostagno nell’ambito del PNRR e l’attuale maggioranza ha scelto di portarlo avanti, integrandolo con ulteriori risorse per completare l’opera. Una decisione che rompe lo schema, troppo spesso dominante, delle opere lasciate a metà quando cambiano i sindaci. In questo caso la scuola diventa terreno comune, patrimonio condiviso al di là delle appartenenze politiche.

La giornata di Argentera ha avuto dunque un duplice valore: da un lato la concretezza di un servizio atteso, dall’altro il segnale politico e sociale che le frazioni non sono periferie dimenticate, ma parte integrante della comunità rivarolese. La mensa della primaria Caligaris si propone come esempio di come il PNRR, insieme a fondi locali, possa generare infrastrutture realmente utili, radicate nelle esigenze quotidiane dei cittadini.

Ora resta la sfida della gestione e della valorizzazione. Perché un edificio moderno e sostenibile è il primo passo, ma a fare la differenza saranno la qualità del servizio, la capacità di trasformarlo in luogo di incontro e la continuità di attenzione da parte dell’amministrazione. A ricordarlo sono stati proprio i bambini, con i loro canti e cartelloni: simbolo di un futuro che chiede cura, concretezza e responsabilità.

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