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26 Settembre 2025 - 11:07
Il Piemonte vara nuove linee guida contro gli incendi, milioni per la montagna (immagine di repertorio)
I roghi che hanno devastato nei mesi scorsi i boschi piemontesi hanno lasciato un segnale inequivocabile: senza prevenzione il territorio resta vulnerabile e le comunità locali pagano il prezzo più alto. Proprio per questo la Giunta regionale del Piemonte ha approvato le nuove Linee guida per i Piani di Prevenzione Territoriali degli incendi boschivi (PPT), un documento che segna un cambio di passo nella pianificazione.
Il provvedimento, presentato al convegno nazionale ospitato nel Grattacielo della Regione Piemonte, punta a una gestione integrata che metta insieme forestazione, protezione civile e sviluppo sostenibile. L’obiettivo è agire prima delle emergenze, riducendo al minimo i rischi e dando strumenti concreti agli operatori e agli enti locali.
Marco Gallo
Un orientamento ribadito dall’assessore alle Foreste e alla Pianificazione territoriale Marco Gallo: «La prevenzione è il primo e più importante strumento che abbiamo. Con le linee guida indichiamo con chiarezza una gestione forestale intelligente, un investimento di sicurezza, tutela ambientale e sviluppo sostenibile». Gallo ha spiegato come il nuovo indirizzo regionale punti a un coordinamento tra i Piani Forestali di Indirizzo Territoriale e gli Ambiti di integrazione del Piano territoriale, superando frammentazioni e interventi a macchia di leopardo.
Sulla stessa linea l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, che ha sottolineato il valore strategico del provvedimento: «La prevenzione degli incendi boschivi è una priorità che richiede una pianificazione attenta e una sinergia costante tra tutti i livelli istituzionali e operativi. Queste linee guida rappresentano un passo concreto per rafforzare la capacità del Piemonte di agire prima delle emergenze, integrando protezione civile, gestione forestale e sviluppo territoriale».
L’approvazione delle Linee guida non resta sulla carta: sono già stati stanziati oltre 4,5 milioni di euro di fondi europei FESR 2023-2027 per finanziare cinque Piani pilota in aree montane ritenute strategiche: Alta Val di Susa, Valli Maira e Grana, Valle Ossola, Valle Bormida e Valli di Lanzo.
Gli interventi previsti riguardano la gestione del combustibile vegetale nei boschi, per limitare la propagazione delle fiamme, la creazione e l’adeguamento di nuovi punti di rifornimento idrico e la realizzazione di piazzole per elicotteri utili alle operazioni di spegnimento. Un approccio che vuole affiancare la lotta attiva all’incendio con un lavoro strutturato di selvicoltura preventiva.
Il percorso è frutto di una collaborazione trasversale tra i settori Foreste, Protezione civile e Biodiversità della Regione, con il supporto tecnico-scientifico di Ipla e dell’Università di Torino, e con il coinvolgimento diretto di chi opera sul campo: volontari AIB, Vigili del Fuoco, gestori forestali e amministrazioni locali. Una rete che, nelle intenzioni della Regione, dovrà diventare sempre più solida per proteggere cittadini, ambiente ed economia dalle conseguenze degli incendi.
Il messaggio politico è chiaro: investire oggi in prevenzione significa proteggere domani comunità e montagne, evitando che le emergenze diventino tragedie annunciate.
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