Cerca

Attualità

Ancora maltempo: Piemonte e Liguria chiedono lo stato di emergenza

Allerta diffusa e richieste di stato di emergenza mentre si intensificano le operazioni di soccorso

Ancora maltempo: Piemonte e Liguria chiedono lo stato di emergenza

Ancora maltempo: Piemonte e Liguria chiedono lo stato di emergenza (immagine di repertorio)

Il maltempo che nelle ultime 48 ore ha colpito il Nord Italia lascia dietro di sé un bilancio pesante: Piemonte e Liguria hanno formalmente chiesto lo stato di emergenza nazionale per fronteggiare i danni provocati dalle precipitazioni eccezionali, mentre il Veneto ha già dichiarato l’emergenza regionale. Nei territori più colpiti si contano disagi alla viabilità, frane e allagamenti gravi; nei boschi e nei greti infaticabili squadre di soccorso hanno ritrovato il corpo della turista tedesca dispersa dopo l’esondazione di un torrente nell’Alessandrino.

La caduta di piogge intense tra il 21 e il 22 settembre ha messo in crisi ampie porzioni del Nord: la ripartizione dei danni e delle emergenze spazia dall’entroterra dell’Alessandrino alle sponde del Lago di Como fino alle pianure del Veneto, dove le squadre dei vigili del fuoco hanno effettuato decine di interventi nelle ultime ore. Di fronte all’eccezionalità degli eventi, le amministrazioni regionali hanno avviato il percorso istituzionale per ottenere risorse e interventi straordinari dallo Stato.

Nel territorio dell’Alessandrino proseguivano da giorni le ricerche di una turista tedesca dispersa a causa di una piena improvvisa nel torrente Valla. Le operazioni di ricerca hanno coinvolto droni, elicotteri, squadre fluviali e mezzi meccanici per rimuovere i detriti dagli alvei: oggi i Vigili del Fuoco hanno comunicato il ritrovamento del corpo della donna a circa 4 chilometri a valle del campeggio di Lago Isola a Spigno Monferrato. Un ritrovamento che segna il momento più drammatico di un’ondata di maltempo che ha sorpreso residenti e turisti.

A Como la situazione ha assunto connotati quasi sospesi: nella giornata di ieri nella provincia sono caduti 170 millimetri di pioggia, ai quali si sono aggiunti altri 60 millimetri nella notte successiva, portando il totale a circa 230 mm in poco tempo. Il centro città è stato invaso da acqua, fango e detriti; il lungolago e strade principali sono state chiuse dalla Polizia locale e molte arterie sono rimaste impraticabili. A causare i maggiori problemi, oltre agli allagamenti, sono state le frane che hanno interessato comune come Blevio — dove una nuova colata di materiale ha isolato frazioni già evacuate il giorno prima — e Faggeto Lario, con danni a infrastrutture e abitazioni. Sulla Statale Regina, sulla sponda occidentale del ramo comasco, si sono registrati smottamenti e caduta massi che hanno infine paralizzato la viabilità.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giornale La Voce (@giornalelavoce)

Le ripercussioni si sono fatte sentire anche sul trasporto ferroviario: la circolazione è stata sospesa sulla tratta tra Como Lago e Como Camerlata, con disagi per i pendolari e la necessità di soluzioni alternative per gli spostamenti. Numerose strade statali e provinciali sono rimaste chiuse per smottamenti, piante cadute e condizioni del fondo stradale giudicate pericolose.

A est, il Veneto ha registrato un’intensa attività di soccorso: tra ieri sera e la mattina odierna i vigili del fuoco hanno svolto circa 90 interventi per allagamenti ad abitazioni, scantinati e strade. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato lo stato di emergenza regionale, richiedendo contestualmente misure e supporto per i Comuni più colpiti. Le province interessate comprendono soprattutto Rovigo (con centri come Badia Polesine, Trecenta, Porto Tolle), parti della provincia di Padova attorno a Trebaseleghe, e la cintura veneziana con Mirano, Salzano e Noale tra i centri in difficoltà. In molte aree, fino a mezzanotte, è rimasta valida l’allerta gialla.

La richiesta congiunta di Piemonte e Liguria per lo stato di emergenza nazionale è motivata dall’“eccezionale quantitativo di pioggia” caduto e dal quadro dei danni, specie nell’area al confine tra le province di Alessandria e Savona. La misura, se concessa, aprirebbe la strada a finanziamenti straordinari e a interventi nazionali per il ripristino delle infrastrutture danneggiate, il sostegno alle famiglie e la messa in sicurezza dei territori.

In questo scenario, le priorità per le prossime ore restano chiare: proseguire le ricerche e gli interventi di soccorso dove ancora necessari, mettere in sicurezza le zone a rischio frana o esondazione, riaprire le vie di comunicazione più critiche e attivare cantieri urgenti per il ripristino dei servizi. Parallelamente, cresce la necessità di un coordinamento istituzionale per la valutazione complessiva dei danni e per l’adozione delle misure straordinarie richieste dalle Regioni.

La giornata lascia sul terreno non solo un bilancio di danni materiali, ma anche il richiamo alla fragilità di alcuni territori di fronte a precipitazioni intense e concentrate: il confronto tra istituzioni nazionali e regionali nelle prossime ore sarà decisivo per determinare le risorse e gli interventi di emergenza necessari.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Giornale La Voce (@giornalelavoce)

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori