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Pitone reale in strada a San Sebastiano da Po: abbandonato o smarrito?

Denutrito al ritrovamento, il pitone è stato rimesso in sesto. Scaduti i termini di legge partiranno le pratiche per l’adozione

Pitone reale in strada a San Sebastiano da Po: abbandonato o smarrito?

Pitone reale in strada a San Sebastiano da Po: abbandonato o smarrito? (immagine di repertorio)

Un pitone reale ritrovato l’11 settembre scorso in strada a San Sebastiano da Po è rimasto, da allora, in attesa della sua famiglia: affidato ai Carabinieri Forestali – nucleo CITES di Torino e passato nelle mani di un esperto erpetologo, il rettile, inizialmente denutrito, è stato curato e rimesso in sesto. Se nei termini di legge nessuno si farà vivo per reclamarlo, partiranno le pratiche per la sua adozione.

La vicenda ha preso avvio l’11 settembre, quando un pitone reale è stato segnalato e ritrovato in una strada di San Sebastiano da Po. Il ritrovamento — al momento oggetto di interrogativi su natura e responsabilità dell’accaduto — ha subito attivato i protocolli previsti per le specie esotiche: l’esemplare è stato consegnato al nucleo CITES dei Carabinieri Forestali di Torino, l’ufficio specialistico che si occupa di tutela e controllo delle specie protette e dell’import/export legale di fauna e flora non autoctone.

Dopo il recupero, il pitone è stato affidato a un erpetologo per le prime cure. Le condizioni in cui è stato trovato lasciavano intendere uno stato di malnutrizione; grazie all’intervento specialistico e a un periodo di attenzioni veterinarie, il rettile è stato progressivamente rimesso in condizioni migliori. Da circa due settimane il pitone è dunque sotto osservazione e in custodia, mentre le autorità hanno avviato le verifiche del caso per capire se si sia trattato di un abbandono intenzionale o di uno smarrimento.

La legge prevede tempi e procedure precise per la reclamazione di animali ritrovati: se entro i termini stabiliti nessuno si presenta per rivendicare la proprietà, l’animale può essere destinato all’affido o all’adozione tramite canali autorizzati. Nel caso del pitone reale, i competenti organi di tutela — con il supporto dell’esperto che lo ha in cura — hanno già reso noto che, una volta scaduti i termini di legge, verranno avviate le pratiche per l’adozione. Saranno procedure volte a garantire che chi si candida all’affido abbia esperienza e idoneità per prendersi cura di un animale esotico.

L’episodio richiama anche il tema dell’abbandono degli animali non convenzionali: lasciare in strada specie esotiche può rappresentare un rischio per la salute del singolo animale e per l’ambiente, oltre a configurare profili di responsabilità penale e amministrativa per chi se ne disfa in modo illecito. Per questo motivo, le Autorità competenti ribadiscono l’importanza di segnalare prontamente ritrovamenti e di rivolgersi ai canali ufficiali per il recupero.

Per chi pensasse di essere il legittimo proprietario del pitone o avesse informazioni utili, l’invito è a mettersi in contatto con il Comando dei Carabinieri Forestali – nucleo CITES di Torino per fornire elementi che consentano di dimostrare la titolarità e garantire il corretto proseguimento delle verifiche.

Pitone delle rocce indiano - Fatti, dieta, habitat e immagini su  Animalia.bio

Immagine di repertorio

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