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15 Settembre 2025 - 12:03
Marco De Nunzio nuovo vicario del Questore di Torino: un investigatore con esperienza su omicidi, ’ndrangheta e tutela delle vittime
La Questura di Torino ha un nuovo vicario del Questore. È il Primo Dirigente della Polizia di Stato Marco De Nunzio, 51 anni, originario di Lecce, che da oggi subentra al dottor Luigi Mitola, recentemente promosso Dirigente Superiore. Una nomina che porta in città un profilo investigativo di alto livello, con un curriculum costruito su casi di omicidio, lotta alla criminalità organizzata e un impegno costante nella tutela delle vittime di violenza.
Laureato in giurisprudenza all’Università di Bari, De Nunzio è entrato in Polizia nel 1997, iniziando la sua carriera al Reparto Mobile di Padova e, poco dopo, alla Questura di Milano. Proprio nel capoluogo lombardo si è formato come investigatore, lavorando a stretto contatto con la Squadra Mobile e assumendo responsabilità di primo piano: ha guidato le sezioni Antirapina, Omicidi, Anticorruzione e Criminalità organizzata, fino a diventare vice dirigente. In quegli anni ha coordinato indagini delicate, tra cui oltre trenta casi di omicidio e numerose rapine di rilievo, oltre a operazioni che hanno smantellato articolazioni locali della ’ndrangheta nell’hinterland milanese.
Un percorso che ha affinato capacità operative e metodologiche, arricchito da una formazione continua: De Nunzio ha seguito corsi di alta qualificazione, tra cui quello di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, ed è stato docente in diverse università milanesi, segno di un approccio che unisce competenza pratica e divulgazione scientifica.
Promosso Primo Dirigente, ha assunto la guida della Divisione Polizia Anticrimine di Bergamo e, successivamente, di Monza e Brianza. Qui ha sviluppato percorsi innovativi per la tutela delle vittime, in particolare nel campo della violenza di genere, rafforzando gli strumenti di prevenzione e introducendo nuove modalità di protezione. La sua carriera ha quindi coniugato indagini di alto livello con una crescente attenzione agli aspetti sociali e preventivi del lavoro di polizia.
Nel 2023 è arrivata la nomina a Vicario del Questore di Andria-Barletta-Trani, incarico che lo ha visto occuparsi della gestione delle risorse umane e materiali e della complessa macchina dell’ordine pubblico in un territorio particolarmente delicato. Un’esperienza amministrativa e organizzativa che ora porta con sé a Torino, dove la dimensione investigativa si intreccia con la necessità di coordinare reparti e affrontare le sfide di una metropoli.
L’arrivo di De Nunzio si colloca in un momento in cui la questione sicurezza è al centro dell’agenda cittadina. Torino si confronta con fenomeni che spaziano dallo spaccio alla criminalità giovanile, dalle tensioni legate all’ordine pubblico durante manifestazioni alle esigenze di tutela delle fasce più fragili. Un contesto che richiede figure capaci di muoversi con decisione sul fronte operativo e con sensibilità su quello sociale.
Il profilo di De Nunzio sembra rispondere a questa doppia esigenza. Da un lato la solidità investigativa, maturata su casi complessi e nella lotta alla criminalità organizzata; dall’altro la capacità di innovare le politiche di prevenzione e di dare attenzione alla protezione delle vittime. Una combinazione che la Questura di Torino potrà ora mettere a frutto.
Con la sua nomina, il capoluogo piemontese si prepara a voltare pagina nella gestione della vicaria. Un incarico che, seppure meno visibile di quello del Questore, è cruciale per l’equilibrio interno e per la tenuta del sistema di sicurezza. De Nunzio eredita il lavoro avviato da Mitola e porta con sé un bagaglio che intreccia rigore investigativo, esperienza organizzativa e sensibilità umana. Torino, città complessa e stratificata, sarà il banco di prova di questa sintesi.
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