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Cronaca

Chiuso sito sessista Phica.eu: migliaia di foto rubate e richieste di denaro alle vittime

La Polizia Postale ha oscurato la piattaforma che diffondeva immagini senza consenso. Annunciata una class action contro Meta e i siti sessisti

Chiuso sito sessista Phica.eu: migliaia di foto rubate e richieste di denaro alle vittime

Chiuso sito sessista Phica.eu: migliaia di foto rubate e richieste di denaro alle vittime


È stata chiusa dalla Polizia Postale la piattaforma Phica.eu, un sito dove venivano pubblicate, senza alcuna autorizzazione, foto rubate di donne, comprese attrici, influencer e persino figure politiche. Gli agenti hanno perquisito l’abitazione del presunto gestore, il 45enne Vittorio Vitiello, originario di Pompei e residente a Firenze.

L’uomo, al momento, non risulta indagato. L’intervento è avvenuto in esecuzione del decreto di sequestro disposto dalla Procura di Roma, che ipotizza i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione, quest’ultima legata alle presunte richieste di denaro segnalate dalle vittime per la rimozione dei contenuti sensibili. Le indagini non sono state semplici: la piattaforma, infatti, era ospitata su server esteri.

Gli investigatori del Servizio centrale della Polizia postale e della sicurezza cibernetica, con il supporto dei Centri operativi di Milano e Firenze, hanno sequestrato diversi tera di dati, un archivio immenso accumulato in anni di attività.

La scorsa settimana, alla Procura di Roma, si era tenuto un vertice per fare il punto anche sul caso della pagina Facebook “Mia moglie”, già finita al centro di un fascicolo per revenge porn. Parallelamente, la Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per diffamazione ai danni della sindaca Sara Funaro, comparsa a sua insaputa tra le immagini diffuse sulla piattaforma.

Proprio la sua denuncia avrebbe contribuito a identificare Vitiello, che si sarebbe nascosto dietro i nickname “Phicamaster” e “Bossmiao”. Nei giorni scorsi, lo stesso Vitiello aveva provato a difendersi, rivendicando la presunta legalità del proprio operato e invitando a distinguere tra “lavoro” e “morale”.

Intanto, l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace ha annunciato una class action contro i siti sessisti e in particolare contro Meta, per il gruppo Facebook “Mia moglie”, e contro Phica.eu, con l’obiettivo di ottenere risarcimenti per le vittime.

Gli inquirenti ora stanno cercando di circoscrivere i comportamenti illegali e non si escludono sviluppi che potrebbero coinvolgere altre persone.

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