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Askatasuna, il Consiglio di Stato accoglie l’appello e rimanda la decisione al Tar

Fratelli d'Italia esulta per l'ordinanza. Ribaltata la pronuncia di primo grado: i giudici riconoscono la rilevanza degli interessi pubblici e ordinano di fissare con urgenza l’udienza

Askatasuna, il Consiglio di Stato accoglie l’appello e rimanda la decisione al Tar

Askatasuna, il Consiglio di Stato accoglie l’appello e rimanda la decisione al Tar (immagine di repertorio)

Il contenzioso attorno al centro sociale Askatasuna vive un nuovo passaggio cruciale. Con un’ordinanza depositata ieri, il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato contro la decisione del Tar Piemonte, che nei mesi scorsi aveva rigettato la richiesta di sospendere l’efficacia dell’atto impugnato.

I giudici amministrativi di secondo grado hanno messo in rilievo la presenza di “primari interessi pubblici coinvolti nella vicenda”, invitando il Tar a fissare con urgenza l’udienza di merito. In questo modo viene superata l’impostazione del tribunale amministrativo piemontese che, con un’interpretazione definita “costituzionalmente orientata”, aveva escluso che la cosiddetta legge regionale “anti-Askatasuna” potesse essere applicata agli immobili di proprietà comunale.

Il provvedimento del Consiglio di Stato non entra nel merito definitivo della controversia, ma stabilisce che la questione va affrontata in maniera più approfondita e senza ulteriori rinvii. Sarà dunque il Tar Piemonte a dover decidere, in tempi stretti, se la normativa regionale ideata dall’assessore Maurizio Marrone sia effettivamente applicabile al caso specifico di Askatasuna, che resta un’occupazione in corso.

La notizia è stata accolta con soddisfazione da Fratelli d’Italia, che in una nota ufficiale ha parlato di un “chiaro segnale di attenzione” verso la delicatezza e complessità del caso. Secondo il partito, l’ordinanza rappresenta una conferma della bontà del percorso intrapreso dalla Regione Piemonte, che ha voluto dotarsi di uno strumento legislativo capace di intervenire anche nelle situazioni più controverse legate all’uso di spazi pubblici.

L’ordinanza del Consiglio di Stato riporta quindi la vicenda all’interno del circuito giudiziario piemontese, con un Tar chiamato a pronunciarsi nel merito dopo mesi di discussioni. Resta così aperta una partita che non riguarda soltanto il destino di Askatasuna, ma che tocca il tema più ampio del rapporto tra istituzioni, legge regionale e occupazioni.

Askatasuna

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