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Un’estate da record per la Serie A: Como, Juventus e Napoli sono le regine del mercato

Dalla spinta ambiziosa del Como alla potenza bianconera fino all’equilibrio partenopeo, il mercato 2025 mostra tre modelli opposti ma ugualmente competitivi

Un’estate da record

Un’estate da record per la Serie A: Como, Juventus e Napoli sono le regine del mercato

L’estate 2025 ha ridisegnato la geografia del mercato italiano, restituendo un’immagine molto più complessa di quella che la tradizione lascerebbe pensare. Se per decenni la narrativa del calciomercato estivo ha visto dominare i grandi club storici, quest’anno è stato il Como a sorprendere tutti, diventando la società di Serie A con il maggiore volume di spesa. Con oltre 104 milioni di euro investiti tra acquisti e riscatti, la squadra lariana ha bruciato ogni record personale, collocandosi non solo davanti a realtà consolidate come Juventus e Napoli, ma anche all’interno della top ten europea delle società che hanno investito di più.

È un dato che racconta il desiderio di un club neopromosso di affermarsi con forza nel massimo campionato, abbandonando la dimensione della provinciale e presentandosi come progetto ambizioso e strutturato. L’investimento massiccio del Como non va letto come una semplice avventura, ma come il segnale di un piano preciso: radicare la squadra in Serie A e provare a costruire basi solide per il futuro, sfruttando la capacità di attrarre capitali e l’entusiasmo di una piazza che da anni sognava un salto di qualità definitivo.

Accanto alla scalata lariana resta immancabile la presenza della Juventus, che con 118,5 milioni di euro spesi in entrata conferma di avere ancora la potenza finanziaria per muoversi con decisione sul mercato. La società bianconera, pur avendo registrato un disavanzo di circa 35 milioni nel saldo acquisti-cessioni, è riuscita a contenere l’impatto grazie a operazioni mirate e ad alcune cessioni importanti che hanno riequilibrato i conti.

L’impressione è quella di un club che ha scelto di non fermarsi davanti ai vincoli del Fair Play Finanziario, ma che allo stesso tempo non ha potuto spingersi verso l’euforia delle spese illimitate. L’equilibrio tra ambizione sportiva e sostenibilità economica è stato perseguito con attenzione, anche se resta evidente che per i bianconeri il successo del mercato sarà giudicato più sul campo che nei bilanci.

Diverso è il caso del Napoli, che si piazza sul podio delle società più attive con una strategia completamente differente. I partenopei hanno speso 89,1 milioni di euro in entrata, ma grazie a una campagna di cessioni ben gestita hanno incassato 104,45 milioni, chiudendo così il mercato con un saldo positivo di 15,35 milioni. Questo risultato dimostra come la dirigenza azzurra abbia puntato a un mercato equilibrato, capace di rinnovare la rosa senza compromettere i conti, e anzi portando a casa un attivo significativo.

È un segnale chiaro di come il Napoli intenda coniugare competitività sportiva e prudenza finanziaria, una linea che lo distingue dalle strategie più aggressive di Como e Juventus. Non si tratta quindi solo di numeri, ma di scelte politiche precise: da un lato un club che spinge forte sull’acceleratore per costruire un futuro immediato, dall’altro una grande società che vuole restare protagonista ma con i conti in ordine, e infine un campione d’Italia recente che lavora per mantenersi solido e sostenibile.

Complessivamente, la Serie A ha speso 1,19 miliardi di euro nel mercato estivo 2025, piazzandosi al secondo posto tra i campionati europei per volume di investimenti, subito dietro la Premier League. A fotografare questo scenario è il portale specializzato Transfermarkt, che mette in evidenza una spaccatura significativa: da un lato i club che non esitano a investire cifre importanti per provare a colmare il gap con i giganti internazionali, dall’altro quelli che cercano una via più prudente, senza però rinunciare alla competitività.

In questa dialettica, Como, Juventus e Napoli rappresentano tre modelli diversi di gestione del mercato, ma con un obiettivo comune: restare protagonisti in un calcio sempre più globalizzato e sempre più influenzato dalle dinamiche finanziarie. L’estate 2025 consegna così al campionato italiano un’immagine inedita, fatta di sorprese, conferme e strategie divergenti che accompagneranno tutta la nuova stagione.

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