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31 Agosto 2025 - 16:29
Saldi (foto di repertorio)
Si sono chiusi i saldi estivi a Torino, iniziati il 5 luglio e terminati con l’ultimo sprint di fine agosto. Il bilancio lascia poco spazio all’ottimismo: le lunghe file davanti ai negozi e la corsa al capo desiderato sono ormai un ricordo. Le prime giornate hanno registrato un buon afflusso, ma già dalla seconda settimana le vie dello shopping si sono progressivamente svuotate.
Le cause vengono ricondotte a più fattori: il caldo anticipato che ha condizionato le uscite, le date poco strategiche, la concorrenza di offerte permanenti online e nei grandi marchi internazionali. Quel che è certo è che i saldi non sono più l’evento atteso e segnato sul calendario, ma piuttosto un’occasione sfruttata solo per acquisti quotidiani e non più per togliersi uno sfizio.

I commercianti hanno confermato un andamento in linea con lo scorso anno: lo scontrino medio si aggira intorno ai 140 euro, stabile rispetto al 2023, ma con sensazioni generali di insoddisfazione. Alcune realtà hanno registrato importi inferiori, attorno agli 80 euro, e la mancanza di quel fermento che un tempo animava il periodo dei ribassi.
A pesare è soprattutto la concorrenza del web e dei colossi del fast fashion, capaci di proporre sconti in ogni stagione e di anticipare le campagne promozionali. Questo ha reso i saldi meno attrattivi, con i negozi di vicinato che faticano a competere e che resistono soprattutto grazie alla fidelizzazione della propria clientela storica.
Chi riesce a mantenere margini positivi lo fa puntando sui turisti e sulla posizione strategica in centro città. Le zone più frequentate hanno infatti registrato acquisti da parte di visitatori italiani e stranieri, soprattutto nei primi giorni di luglio e nelle settimane di agosto, quando i residenti sono spesso in vacanza.
Il settore si interroga ora sul futuro e sulle possibili strategie per rivitalizzare un appuntamento che sembra avere perso appeal. Ascom Torino, attraverso il Gruppo Moda, sta già studiando nuove iniziative per trasformare i saldi in un momento di partecipazione cittadina, capace di coinvolgere i turisti e valorizzare la città come vetrina attrattiva. Le proposte, annunciano, potrebbero arrivare entro pochi mesi.
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