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Caldo africano a Ferragosto: 16 città da bollino rosso, ecco dove si soffrirà di più

L’afa investirà soprattutto Nord e Centro Italia, poi dal 21 agosto attese piogge e calo termico

Caldo tropicale a Ferragosto bollino rosso in 16 città

Caldo tropicale a Ferragosto bollino rosso in 16 città

Ferragosto 2025 sarà una giornata ad alta pressione, nel vero senso della parola. Sedici città italiane sono state classificate da bollino rosso dal Ministero della Salute per il rischio legato alle ondate di calore, con il Nord e il Centro della penisola maggiormente colpiti dall’afa, mentre il Sud potrà godere di condizioni più miti.

Il quadro, spiega il fisico dell’atmosfera Lorenzo Giovannini dell’Università di Trento, è il risultato di «una lingua di aria calda che dall’Africa attraversa il Mare Mediterraneo sfiorando la parte centro-settentrionale della nostra penisola mentre si dirige decisa verso la Spagna per risalire ancora attraverso la Francia». Questo spiega perché le temperature più elevate si registreranno nelle regioni settentrionali e centrali, mentre al Sud, dove prevalgono i bollini verdi, l’impatto sarà più contenuto.

Secondo il bollettino ministeriale, al Nord i bollini rossi riguardano Bologna, Bolzano, Milano, Brescia, Genova, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Al Centro, l’Lazio si conferma il più caldo, con allerta massima a Roma, Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo, cui si aggiungono Perugia in Umbria e Firenze in Toscana. Al Sud, invece, solo bollini verdi: Palermo, Messina, Catania in Sicilia, Reggio Calabria in Calabria e Bari in Puglia; in Centro Italia fanno eccezione Cagliari e Pescara.

«Nel Mediterraneo c’è attualmente un ampio centro di alta pressione, i cui massimi sono su una lingua di aria calda proveniente dall’Africa e diretta verso Penisola Iberica e Francia. Questo comporta temperature sopra la media anche in Italia, ma non ai livelli di Spagna e Francia», osserva Giovannini.

L’esperto precisa che «l’aria calda in risalita dall’Africa c’è sempre stata in estate, anche se negli ultimi anni il fenomeno sta diventando sempre più frequente a causa del cambiamento climatico, con un’intensità e una persistenza maggiori rispetto al passato. Fortunatamente in Italia non ne abbiamo risentito troppo».

Nonostante l’attuale picco di calore, «non siamo al centro della risalita di aria calda e per questo motivo in Italia osserviamo temperature moderatamente sopra la media, ma non eccezionali», aggiunge Giovannini, che definisce quella di quest’anno «non una particolare situazione meteorologica».

La svolta arriverà dopo il 21 agosto: il Nord e il Centro vedranno temperature ancora leggermente sopra la media, mentre il Sud rientrerà più rapidamente nei valori tipici del periodo, con possibili piogge a rinfrescare l’atmosfera. «Al momento all’orizzonte si prevede una situazione normale e non con grandi anomalie», conclude l’esperto.

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