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Roma-Milano in treno diventa un incubo: fino a 5 ore e 40 di viaggio per colpa dei cantieri estivi

Estate di disagi sulle rotaie: 1.200 cantieri RFI bloccano l’alta velocità e scatenano la rabbia dei viaggiatori

Viaggi in treno stravolti: estate nera per l’alta velocità, ritardi record e tratte a passo d’uomo

Viaggi in treno stravolti: estate nera per l’alta velocità, ritardi record e tratte a passo d’uomo

Viaggiare in treno nell’estate 2025 significa prepararsi a ritardi, tempi di percorrenza allungati e disagi diffusi su tutta la rete. Come annunciato già lo scorso dicembre, sono ufficialmente partiti i maxi cantieri di RFI – Rete Ferroviaria Italiana, con circa 1.200 interventi attivi ogni giorno: 500 dedicati alla manutenzione ordinaria e 700 a nuove opere infrastrutturali. Numeri mai visti prima, determinati dalla sovrapposizione tra i lavori previsti dal Pnrr e gli interventi di manutenzione già programmati.

Il Codacons parla senza mezzi termini di una “stangata sui tempi di viaggio” e diffonde stime che fanno discutere. La tratta Napoli–Roma con un Frecciarossa richiede non meno di 4 ore e 50 minuti e può arrivare fino a 5 ore e 40 minuti, contro le 2 ore e 59 minuti standard: un incremento fino a 110 minuti. Ancora peggio per chi viaggia tra Milano e Napoli, dove “in questi giorni si impiegano circa due ore in più, passando dalle 4 ore e mezza di luglio a 6 ore e mezza ad agosto”.

Le tratte ad alta velocità non vengono risparmiate. Sulla Roma–Firenze il viaggio si allunga di 30-60 minuti e può arrivare fino a 2 ore e 32 minuti, mentre tra Bologna e Milano – normalmente percorribile in poco più di un’ora – serviranno da 1 ora e 52 minuti a 2 ore e 22 minuti. Anche la Firenze–Napoli subisce rallentamenti significativi, con tempi compresi tra 3 ore e 34 minuti e 4 ore e 40 minuti, ovvero fino a 100 minuti in più.

Il piano di RFI prevede 345mila interruzioni di linea nel 2025, più del doppio rispetto alle 160mila del 2023. Le principali interruzioni estive riguardano l’alta velocità: Milano–Bologna dall’11 al 17 agosto (7 giorni di stop per il rinnovo dei deviatoi nella tratta Castelfranco–Fidenza), Firenze–Roma dall’11 al 22 agosto (11 giorni per manutenzione straordinaria tra Orvieto Sud e Chiusi Nord) e Verona–Vicenza dal 5 al 25 agosto (21 giorni per la nuova linea e l’attraversamento della stazione di Vicenza).

L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma, difende la scelta di concentrare i lavori nel periodo estivo, spiegando che “pur nel periodo di massimo esodo per le vacanze, c’è un calo dei viaggiatori pendolari per la chiusura delle scuole e le ferie”. La priorità è stata data alle tratte business come la Roma–Milano, lasciando meno penalizzate quelle turistiche, come l’Adriatica.

Il Piano Strategico 2025–2029 di FS prevede 100 miliardi di euro di investimenti in cinque anni, di cui il 13% finanziati con fondi Pnrr. Di questi, 62 miliardi saranno destinati alle infrastrutture. Un impegno che, secondo le stime, porterà a lavori concentrati nei periodi di minore afflusso di pendolari, ma che quest’anno si traduce in una stagione estiva a rischio caos, con tempi di percorrenza che in alcune tratte raddoppiano.

Intanto, le associazioni dei consumatori, dal Codacons ad Assoutenti, chiedono indennizzi per i viaggiatori e temono che la concorrenza di aerei e autobus possa crescere in modo significativo nei prossimi mesi, proprio mentre il sistema ferroviario affronta la più grande campagna di lavori della sua storia recente.

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