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04 Agosto 2025 - 11:40
Controlli in 26 stazioni piemontesi e valdostane: 843 persone identificate, un arresto e bagagli ispezionati (foto archivio)
Un’estate da bollino rosso anche per la sicurezza. Il 1° agosto si è svolta una giornata di servizi straordinari di controllo in numerose stazioni ferroviarie del Piemonte e della Valle d’Aosta, nell’ambito dell’operazione “Viaggiare Sicuri”, promossa a livello nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria. L’iniziativa, pensata per rafforzare la vigilanza durante il picco del traffico estivo, ha coinvolto 84 operatori della Polfer, dislocati su tutto il territorio regionale.
Il bilancio è netto: 843 persone identificate, 109 bagagli ispezionati, 1 persona arrestata e 1 indagata a piede libero. Ma più dei numeri, conta il messaggio: la sicurezza dei passeggeri è una priorità, soprattutto in un momento dell’anno in cui le stazioni si trasformano in snodi affollati e vulnerabili. I controlli hanno riguardato 26 stazioni delle due regioni, comprese quelle minori, dove l’assenza quotidiana di personale Polfer rappresenta un elemento di maggiore rischio.
L’operazione ha visto l’impiego di metal detector portatili e di un’attenta ispezione dei bagagli, sia nei depositi che a bordo dei treni. Non si è trattato solo di un controllo generico, ma di un’azione mirata e calibrata sulle esigenze del periodo estivo, con particolare attenzione alle tratte internazionali in arrivo da Francia e Svizzera, che attraversano il Piemonte con convogli ad alta frequentazione.
Secondo fonti della Polizia di Stato, l’arresto riguarda un soggetto già noto alle forze dell’ordine, fermato all’interno di uno scalo ferroviario per motivi legati a precedenti penali. Per un altro individuo è scattata la denuncia a piede libero per possesso ingiustificato di oggetti atti allo scasso. Episodi singoli, ma che dimostrano quanto sia fondamentale la presenza costante delle forze di polizia nelle stazioni, specie quando i flussi turistici crescono in maniera esponenziale.
Il potenziamento dei controlli rientra in una più ampia strategia nazionale, che nei mesi estivi prevede servizi ad alta visibilità, attività di prevenzione del degrado, contrasto ai reati predatori, e particolare attenzione ai reati contro la persona e il patrimonio. L’estate, infatti, oltre a essere un periodo di spostamenti massicci, è anche quello in cui aumenta il numero di furti, truffe e scippi nei pressi delle stazioni.
La giornata del 1° agosto ha interessato anche stazioni non presidiate quotidianamente dal personale Polfer, per estendere il controllo su aree spesso percepite come meno sorvegliate. Tra le città coinvolte figurano Torino, Novara, Alessandria, Asti, Cuneo, Biella, Vercelli, Verbania, così come Aosta e Pont-Saint-Martin, scali strategici della Valle d’Aosta, specialmente in ottica turistica.
In Piemonte, la sorveglianza è stata particolarmente attenta nei confronti dei treni ad alta percorrenza in arrivo a Torino Porta Susa e Porta Nuova, ma anche nelle stazioni minori lungo le linee di confine e nei punti di transito più sensibili, come Domodossola, nodo cruciale per i collegamenti con la Svizzera.
L’iniziativa si colloca nel quadro di un crescente impegno della Polizia Ferroviaria per rendere più sicuri i viaggiatori, i pendolari e i turisti, attraverso una presenza più visibile, interventi tempestivi e l’uso di tecnologie mobili. Non solo metal detector, ma anche app di segnalazione in tempo reale, videosorveglianza rinnovata e maggiore collaborazione con le imprese ferroviarie, in particolare Trenitalia e Trenord.
“Viaggiare Sicuri” non è un evento isolato, ma parte di un piano di interventi periodici che nei prossimi mesi continueranno in altre date strategiche, soprattutto in occasione dei rientri di fine estate e dei primi spostamenti autunnali. La Polfer invita tutti i cittadini a segnalare situazioni sospette, a collaborare con il personale ferroviario e a non abbassare la guardia, nemmeno in vacanza.
Nell’ottica di una mobilità sostenibile, sempre più persone scelgono il treno come mezzo di trasporto per le vacanze. Questo significa un aumento della complessità nella gestione della sicurezza, soprattutto nei fine settimana e nei periodi di esodo. L’attività svolta lo scorso 1° agosto ha permesso di prevenire criticità, identificare soggetti sospetti e rafforzare la fiducia dei cittadini nella presenza dello Stato.
La sfida non è solo operativa, ma anche culturale: ripensare le stazioni come luoghi di accoglienza, non di paura, presidiati ma accessibili, sicuri ma vivi. Ed è proprio in questa direzione che operazioni come “Viaggiare Sicuri” puntano a consolidare il diritto alla mobilità in sicurezza, anche nei territori meno coperti o più esposti.
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