AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
31 Luglio 2025 - 16:48
Ecco cosa c'è da sapere sul virus West Nile trasmesso dalle zanzare
Nessun allarme, ma massima attenzione. È con queste parole che l’Istituto Superiore di Sanità, per voce della dottoressa Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive, invita la popolazione italiana a non sottovalutare il rischio di diffusione del virus West Nile, tornato a circolare in alcune zone del Paese, ma a mantenere la calma seguendo alcune semplici misure di prevenzione personale e ambientale.
Il virus West Nile (WNV), o virus del Nilo Occidentale, è un arbovirus della famiglia dei Flaviviridae, lo stesso gruppo di virus cui appartengono dengue, Zika e febbre gialla. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare quelle del genere Culex, che agiscono da vettori intermedi dopo aver punto uccelli portatori del virus.
«Oggi non siamo in una situazione di allarme», rassicura Palamara, sottolineando che il West Nile non si trasmette da persona a persona, ma solo tramite le punture di zanzare. Questo significa che non esiste il rischio di contagio diretto, nemmeno in contesti ospedalieri, né tra familiari o conviventi. Il ciclo di trasmissione coinvolge zanzare, uccelli selvatici e occasionalmente mammiferi. L’uomo, come anche il cavallo, è un ospite terminale: può infettarsi, ma non trasmette il virus ad altri vettori.
In Italia il virus è presente ormai da oltre vent’anni. I primi focolai documentati risalgono al 1998 in Toscana, poi con ricorrenze sempre più frequenti a partire dal 2008 soprattutto nelle regioni del Nord: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, dove le condizioni climatiche e ambientali favoriscono la presenza delle Culex pipiens.
Anna Teresa Palamara, direttrice dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità
Nel 70-80% dei casi, l’infezione decorre in modo asintomatico. Le persone infette non si accorgono nemmeno di aver contratto il virus. Nei casi sintomatici, i disturbi si manifestano generalmente entro una settimana dalla puntura e includono febbre sopra i 38°, spesso improvvisa, mal di testa, spossatezza, dolori muscolari e nausea. Più raramente possono comparire eruzioni cutanee. Nei soggetti più fragili, come gli anziani o gli immunodepressi, l’infezione può evolvere in forme neuro-invasive, con complicazioni gravi: encefalite, meningite o paralisi flaccide simili a quelle da poliomielite. Da qui l'invito a non ignorare segnali come febbre persistente e malessere nei mesi estivi: «Ricordiamo di rivolgersi al proprio medico in caso di febbre superiore a 38° per effettuare la diagnosi», ribadisce Palamara.
«Stiamo monitorando la situazione con molta attenzione – precisa ancora Palamara – insieme al Ministero della Salute, alle Regioni e agli Istituti zooprofilattici». Il sistema di sorveglianza italiano è tra i più strutturati in Europa e prevede analisi regolari su zanzare, uccelli selvatici, cavalli e donatori di sangue, per intercettare precocemente la circolazione virale. Proprio per garantire la massima sicurezza, sono già state attivate tutte le misure a protezione delle trasfusioni e dei trapianti: chi dona sangue in aree interessate dalla circolazione virale viene temporaneamente sospeso dalla donazione, oppure il sangue raccolto viene sottoposto a screening molecolare diretto. Questo vale anche per gli organi da trapianto, che vengono testati nei casi in cui provengano da aree a rischio o da donatori con febbre recente.
In assenza di un vaccino per l’uomo e di terapie specifiche contro il West Nile, la strategia di contenimento si basa tutta sulla prevenzione delle punture. E quindi, sulla lotta alle zanzare. Il Ministero della Salute, attraverso i piani regionali, ha già avviato interventi larvicidi e disinfestazioni mirate nelle aree più esposte, ma è fondamentale che anche i cittadini facciano la propria parte.
Le misure raccomandate sono semplici ma efficaci: eliminare ristagni d’acqua, svuotando sottovasi e contenitori nei giardini; usare repellenti cutanei, soprattutto all’alba e al tramonto; installare zanzariere alle finestre, usare ventilatori o condizionatori per tenere lontani gli insetti; indossare abiti lunghi e chiari quando si esce nelle aree verdi o rurali; segnalare al Comune eventuali situazioni a rischio, come fontane abbandonate o tombini ostruiti. Queste precauzioni valgono soprattutto per anziani, immunodepressi e persone con patologie croniche, che sono più esposti al rischio di complicanze.
Il virus West Nile non fa clamore come il Covid, non attira le attenzioni morbose di altre emergenze sanitarie, ma colpisce con regolarità ogni estate, seguendo le zanzare e il caldo. Solo nel 2022 in Italia sono stati segnalati più di 700 casi di infezione, con oltre 50 decessi concentrati per lo più in Lombardia, Veneto ed Emilia. Nel 2023 i numeri sono stati inferiori, ma non si può abbassare la guardia. I cambiamenti climatici, con estati più calde e umide, amplificano la finestra temporale e geografica in cui le zanzare possono trasmettere il virus. Anche aree finora poco colpite, come il Centro e il Sud Italia, iniziano a mostrare segni di circolazione virale.
In conclusione, nessun allarme, ma massima attenzione. L’infezione da West Nile è sotto controllo grazie al sistema di sorveglianza attivo in tutto il territorio nazionale, ma richiede la collaborazione di tutti per limitare i rischi. Il virus non si trasmette tra esseri umani, non serve chiudersi in casa né temere il contatto con gli altri. Ma è fondamentale proteggersi dalle zanzare, perché sono loro il vero vettore del contagio.
Come sempre, la prevenzione parte dai comportamenti individuali: un piccolo gesto come svuotare un sottovaso può fare più di una campagna istituzionale.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.