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Generosità in azione: un frigorifero salva-vite a Cuorgnè

Donazione e memoria: un frigorifero per salvare vite nel Pronto Soccorso di Cuorgnè grazie a una catena di generosità e impegno comunitario

Generosità in azione

Generosità in azione: un frigorifero salva-vite grazie a memoria e comunità a Cuorgnè

Un frigorifero può sembrare un oggetto comune, quasi banale. Ma nel contesto di un ospedale, e in particolare all’interno della sala di terapia intensiva del Pronto Soccorso del Presidio Sanitario di Cuorgnè, può rappresentare un tassello fondamentale per salvare vite, garantire esami tempestivi, migliorare l’efficienza clinica. Da pochi giorni, grazie a una donazione dell’Inner Wheel Club di Cuorgnè e Canavese, il reparto diretto dal dottor Gianluca Lanfranco dispone di un frigorifero certificato da laboratorio da 200 litri, destinato alla conservazione sicura di vaccini, campioni biologici e colture sensibili.

Una donazione preziosa, concreta, resa possibile da una storia di altruismo e memoria che ha attraversato più mani e più volti, trasformandosi da ricordo personale a bene collettivo. Tutto ha avuto origine lo scorso inverno, quando il dottor Alessandro Anagnastopolos, medico in pensione, ha deciso di donare una serie di quadri dipinti su bachelite alla sezione locale dell’Inner Wheel, in ricordo della sua compagna scomparsa tre anni prima, Amelia Armando, appassionata pittrice, ma soprattutto donna profondamente attenta a chi soffre e agli animali.

I quadri, oggi esposti nell’atrio dell’ospedale di Cuorgnè, non sono solo un gesto commemorativo, ma hanno rappresentato il primo passo verso un’iniziativa ben più articolata. Venuta a conoscenza della donazione e delle sue finalità, la presidente del Club, Celestiana Ronchetto, ha raccolto il testimone e, durante il processo di consegna delle opere, ha appreso da parte del personale sanitario del Pronto Soccorso di una mancanza urgente e specifica: la necessità di un frigorifero da laboratorio certificato per usi clinici.

Da lì, l’idea di trasformare il gesto di memoria in un progetto sanitario concreto. Così, la quarta edizione del Torneo di Golf Inner Wheel, svoltasi lo scorso 25 maggio presso il Golf Club San Giovanni dei Boschi, ha assunto un nuovo significato: non solo un evento sportivo e solidale, ma una vera raccolta fondi mirata. Grazie alla partecipazione attiva di soci, cittadini e sponsor, l’obiettivo economico è stato raggiunto e superato, consentendo l’acquisto dell’apparecchiatura.

Il frigorifero, installato nei giorni scorsi nella sala di terapia intensiva del Pronto Soccorso, è un modello certificato per usi clinico-laboratoristici. A differenza dei frigoriferi domestici o commerciali, questi dispositivi garantiscono temperature costanti, monitoraggio continuo, allarmi automatici e condizioni di conservazione conformi ai protocolli scientifici. Sono fondamentali per la conservazione di campioni ematici, urine, tessuti, colture batteriche, reagenti e vaccini, in particolare quelli contenenti virus vivi o materiali sensibili che, se non correttamente mantenuti, perdono validità diagnostica o diventano inutilizzabili.

Per un Pronto Soccorso come quello di Cuorgnè, dove spesso i pazienti arrivano in condizioni critiche e dove i tempi di analisi devono essere stretti, poter gestire in modo sicuro i campioni prima dell’invio al laboratorio centrale è una condizione necessaria per diagnosi e terapie efficaci. La mancanza di un frigorifero adeguato comportava ritardi, rischi e talvolta la necessità di ripetere i prelievi, con aggravio di tempo e stress per il personale e i pazienti.

La collocazione del nuovo frigorifero nella zona più sensibile del reparto conferma l’impatto operativo immediato della donazione, che non si è limitata a un gesto simbolico, ma ha risposto a una reale esigenza clinica. Il dottor Lanfranco ha voluto esprimere la sua gratitudine all’Inner Wheel e a tutte le persone coinvolte, sottolineando quanto il supporto della comunità possa influire sulla qualità della medicina territoriale.

In un’epoca in cui la sanità pubblica è spesso percepita come distante o carente, questo progetto dimostra che collaborazione, empatia e memoria possono diventare strumenti di cura. Un semplice torneo di golf, nato come evento aggregativo, si è trasformato in una risposta a un bisogno ospedaliero, mentre un gesto privato di commemorazione è diventato un bene condiviso e duraturo.

In definitiva, a Cuorgnè non è arrivato solo un frigorifero. È arrivata una catena di generosità, impegno e visione che ha unito un medico in pensione, un club di volontarie, cittadini e sponsor in un progetto che migliora il presente di chi lavora in corsia e di chi, domani, potrebbe trovarsi su un lettino d’urgenza. Un esempio concreto di come il legame tra memoria e comunità possa generare salute e benessere reale.

I quadri donati del dottor Anagnastopulos

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