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15 Luglio 2025 - 17:29
Escursionisti bloccati su un sentiero alpino, salvati in elicottero dai Vigili del Fuoco
Un'escursione tra i monti dell’Ossola si è trasformata in un’esperienza ad alto rischio per due turisti stranieri, bloccati su un tratto impervio del sentiero che dall’Alpe Valle conduce all’Alpe Devero, nel pieno del Parco Naturale dell’Alpe Veglia-Devero. I due, un cittadino svizzero e uno tedesco entrambi intorno ai cinquant’anni, si sono ritrovati in difficoltà durante l’ascesa, probabilmente a causa di un errore di valutazione sul percorso o del peggioramento delle condizioni meteo.
A lanciare l’allarme, poco prima di mezzogiorno, sono stati loro stessi, usando uno smartphone per chiamare i soccorsi e fornire le coordinate della loro posizione. Una chiamata che ha immediatamente attivato la macchina del salvataggio in alta quota, con l’intervento di un elicottero dei Vigili del Fuoco del Reparto Volo di Torino, decollato per raggiungere la zona impervia nel minor tempo possibile.
I due escursionisti si trovavano su una porzione del tracciato particolarmente esposta, tra roccia e terreno instabile, in un punto privo di ripari. Secondo quanto ricostruito, non avrebbero riportato traumi gravi né ferite, ma erano spaventati, stanchi e disorientati, impossibilitati a proseguire o a tornare indietro senza aiuto. La difficoltà di orientamento e la pendenza del terreno hanno reso impossibile qualsiasi spostamento autonomo.
Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Domodossola, pronti a fornire supporto da terra. Ma è stato l’elicottero a compiere il recupero decisivo: grazie alla presenza a bordo di tecnici del Soccorso Alpino, il mezzo ha calato i soccorritori con il verricello che, una volta messi in sicurezza i due escursionisti, li hanno issati a bordo. Il tutto si è svolto in condizioni atmosferiche non ottimali, con raffiche di vento che hanno reso ancora più delicata la manovra.
Entrambi gli uomini sono stati trasportati a valle e sottoposti a controlli sanitari di routine, che hanno confermato buone condizioni generali. Nessuna conseguenza fisica, se non un grande spavento e una lezione appresa sul campo: la montagna, anche in estate, non è mai da sottovalutare.
Il sentiero che collega Alpe Valle all’Alpe Devero è tra i più panoramici e frequentati del Verbano-Cusio-Ossola, ma presenta tratti tecnicamente impegnativi, soprattutto per chi non ha una preparazione specifica o non è equipaggiato a dovere. Le autorità locali e i responsabili del Parco ribadiscono da anni l’importanza di affrontare ogni escursione con la giusta prudenza, consultando i bollettini meteorologici, pianificando l’itinerario in modo realistico rispetto al proprio livello e soprattutto evitando di avventurarsi da soli in zone poco battute.
Eppure, nonostante i ripetuti appelli, ogni estate il Soccorso Alpino deve affrontare un numero crescente di interventi, spesso legati proprio a escursionisti stranieri o turisti occasionali che, attratti dalla bellezza del paesaggio alpino, si spingono oltre le proprie capacità. Nel solo 2024, gli interventi nei comprensori di Devero e Formazza sono stati più di 40, molti dei quali evitabili con un minimo di preparazione.
Il recupero di ieri, pur senza feriti, conferma la delicatezza delle operazioni in quota e l’altissimo livello di competenza richiesto. Non a caso, i Vigili del Fuoco del Reparto Volo di Torino vengono chiamati regolarmente per missioni complesse, dove la tempestività può fare la differenza tra la vita e la morte. E se in questo caso non si è trattato di una tragedia, lo si deve alla prontezza degli escursionisti nel chiedere aiuto e alla professionalità del personale di soccorso, che ha agito con precisione chirurgica.
L’episodio ha colpito anche la comunità locale, che vive da anni una convivenza delicata tra turismo di massa e fragilità del territorio alpino. L’Alpe Devero, in particolare, è diventata una delle mete più ambite del Piemonte per chi cerca natura incontaminata e paesaggi mozzafiato. Ma questa crescente popolarità comporta una pressione crescente sulle infrastrutture, sui sentieri e sulla sicurezza.
Le amministrazioni comunali del Vco, insieme alle autorità del Parco, stanno valutando interventi di informazione e formazione più capillari, anche in lingua inglese e tedesca, per intercettare quei visitatori che arrivano senza conoscere davvero le caratteristiche dei percorsi. Si pensa a QR code lungo i sentieri, app per smartphone, ma anche a collaborazioni con i rifugi e le strutture ricettive per una comunicazione più diretta ed efficace.
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