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Elettrodomestici in tilt a Montalenghe: sovratensione Enel causa danni in decine di abitazioni

Sovratensione manda in tilt decine di elettrodomestici: il Comune raccoglie le segnalazioni, Enel promette rimborsi ma servono prove dettagliate

 Elettrodomestici in tilt

Elettrodomestici in tilt a Montalenghe: sovratensione Enel causa danni in decine di abitazioni

Frigoriferi spenti, frullatori bruciati, cancelli elettrici bloccati, caldaie in panne. Il pomeriggio del 23 giugno, per decine di famiglie di Montalenghe, si è trasformato in un incubo domestico, a causa di una grave sovratensione elettrica che ha mandato in tilt intere abitazioni nella zona centrale del paese. Il disservizio, che ha avuto origine intorno alle 13, è stato ricondotto a un guasto sul generatore temporaneo installato in via San Giovanni Bosco, dove da giorni erano in corso lavori di manutenzione alla cabina elettrica.

Secondo quanto comunicato da E-Distribuzione, l’azienda responsabile della rete, si è trattato di un’anomalia tecnica al generatore che alimentava una parte del Comune e che ha generato «una sovratensione con probabili danni ai clienti sottesi». L'elettricità è tornata solo dopo le 17.30, ma il conto lasciato da quelle ore di blackout è stato salatissimo: almeno 20-30 abitazioni hanno subito danni a uno o più dispositivi elettrici.

L’amministrazione comunale di Montalenghe si è attivata immediatamente, pubblicando avvisi ufficiali sui canali social e chiedendo ai cittadini di documentare ogni danno: foto, perizie tecniche, fatture di riparazione o sostituzione, e verbali di intervento da parte di operatori certificati. In parallelo, è stato chiesto di fornire dati identificativi come nome, cognome, indirizzo, numero POD e una stima dei danni subiti. Una raccolta sistematica, necessaria per avviare le pratiche di rimborso assicurativo, ma anche per valutare eventuali azioni collettive di richiesta danni, qualora l’iter si rivelasse troppo lento o frammentario.

Da parte sua, Enel ha spiegato che tutte le richieste verranno esaminate con attenzione, e che i danni riconducibili con certezza alla sovratensione saranno rimborsati dalla compagnia assicurativa. Tuttavia, la stessa azienda ha precisato che è fondamentale poter dimostrare il nesso diretto tra il guasto e il malfunzionamento degli apparecchi elettrici. Per chi è in difficoltà a gestire la documentazione digitale, il Comune ha aperto un canale di supporto diretto, offrendo assistenza per la compilazione e l’invio delle richieste via Pec.

Non tutti, però, sono rimasti con il danno in mano. Alcuni cittadini, assicurati contro eventi di questo tipo, sono già stati rimborsati dalle proprie compagnie private. Per gli altri, invece, il percorso appare più lungo e richiederà pazienza, precisione e la capacità di presentare prove adeguate.

Il caso di Montalenghe non è isolato. Eventi simili si sono verificati negli ultimi mesi in altri comuni del Piemonte, tra cui Rivarolo Canavese e Castellamonte, dove guasti alla rete hanno causato danni analoghi a elettrodomestici e impianti domestici. In alcuni casi, i rimborsi sono arrivati dopo mesi di perizie e accertamenti tecnici. In altri, i cittadini si sono dovuti accontentare di contributi parziali o hanno visto le loro richieste respinte per insufficienza di prove.

Quello che emerge con chiarezza, però, è una fragilità crescente delle infrastrutture elettriche locali, specialmente in occasione di lavori straordinari o manutenzioni temporanee. La presenza di generatori provvisori, come accaduto a Montalenghe, può introdurre rischi non sempre adeguatamente mitigati, e le conseguenze si abbattono direttamente sui cittadini.

In attesa che tutte le segnalazioni vengano analizzate, il Comune si dice pronto a difendere i diritti dei residenti colpiti e a tenere alta l’attenzione sulla vicenda. Montalenghe non vuole diventare l’ennesimo esempio di disservizio lasciato cadere nel vuoto. E i cittadini, ora più che mai, pretendono risposte rapide e concrete.

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