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Cronaca

Vercelli, cane morto in auto sotto il sole: scatta la denuncia

La LNDC Animal Protection: “Colpi di calore letali in pochi minuti. Mai lasciarli soli”

Cane morto in auto

Cane morto in auto sotto il sole: a Vercelli scatta la denuncia

Un gesto di ordinaria superficialità si è trasformato in una tragedia straziante. A Vercelli, un uomo di 40 anni è stato sorpreso mentre cercava di disfarsi del corpo del suo cane, un pitbull, morto poche ore prima dopo essere stato lasciato per troppo tempo chiuso in auto sotto il sole. A fermarlo sono stati alcuni agenti della Polizia locale, che lo hanno intercettato grazie alla segnalazione di alcuni residenti insospettiti dai suoi movimenti.

Il cane era già morto quando i poliziotti hanno aperto l’auto. Le temperature elevate dell’abitacolo, ormai divenuto un forno, si sono rivelate fatali. È bastata meno di mezz’ora perché la temperatura interna raggiungesse livelli letali. Una scena straziante, che ha spinto la Lega Nazionale per la Difesa del Cane a presentare una denuncia contro il proprietario per maltrattamento e detenzione in condizioni incompatibili con la natura dell’animale.

Dura la presa di posizione dell’associazione, che ha sottolineato con forza l’assurdità di simili episodi: «È inaccettabile che la vita di un cane venga messa a rischio per disattenzione o ignoranza. I colpi di calore non sono uno scherzo: sono rapide, devastanti e quasi sempre mortali. Chi vive con un cane ha precise responsabilità».

L’estate, con le sue alte temperature, è una stagione ad altissimo rischio per gli animali lasciati nei veicoli. I cani non sudano come gli esseri umani: regolano la loro temperatura solo ansimando e attraverso i polpastrelli. Questo significa che, una volta intrappolati in un’auto chiusa, non hanno modo di proteggersi. Bastano dieci minuti per causare danni irreversibili a organi interni e cervello, con conseguenze fatali.

Purtroppo, non si tratta di un caso isolato. Episodi simili si ripetono ogni estate, anche in presenza di finestrini leggermente abbassati o veicoli parcheggiati all’ombra. Un errore di valutazione, una breve sosta che si prolunga oltre il previsto, e il destino dell’animale è segnato. Ogni anno decine di cani muoiono così: nel silenzio, nel calore, nell’attesa vana del ritorno del loro padrone.

Le leggi italiane puniscono duramente questo tipo di comportamento. Lasciare un animale in un’auto sotto il sole, senza aria né acqua, costituisce un reato. Chiunque assista a una situazione simile può contattare le forze dell’ordine – Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco – e, nei casi più gravi, agire direttamente per rompere il vetro e salvare l’animale, invocando lo stato di necessità.

L’associazione animalista invita tutti a non voltarsi dall’altra parte. Chi sceglie di vivere con un cane, un gatto o qualsiasi altro animale, si assume un impegno costante. Proteggerlo anche nei momenti più banali – una commissione, una sosta al supermercato – è parte di quella responsabilità.

Nel Vercellese, intanto, resta la rabbia e il dolore per una vita sprecata senza motivo. Una morte che si poteva evitare con un po’ di buon senso. Ma anche una lezione dura che ci obbliga, ancora una volta, a non abbassare mai la guardia. Perché un’auto al sole può diventare una trappola mortale, e nessun animale dovrebbe pagarne il prezzo.

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