Cerca

Cronaca

Maltrattamenti e abusi su disabili in una comunità del Pinerolese: otto arresti, anche per violenza sessuale

Indagini dei Carabinieri del NAS: coinvolti operatori e uno psicoterapeuta. La cooperativa gestisce strutture in Piemonte e Lombardia

Maltrattamenti e abusi su disabili in una comunità del Pinerolese: otto arresti, anche per violenza sessuale

Maltrattamenti e abusi su disabili in una comunità del Pinerolese: otto arresti, anche per violenza sessuale (immagini Carabinieri)

Una comunità per disabili nel Pinerolese è finita al centro di un’inchiesta che svela un quadro di violenze quotidiane, vessazioni sistematiche e perfino abusi sessuali. Otto persone, tra cui sette operatori socio-sanitari e uno psicoterapeuta, sono state arrestate questa mattina in provincia di Torino e Cuneo dai Carabinieri del N.A.S. di Torino, in collaborazione con i colleghi di Alessandria e i militari dei Comandi Provinciali di Torino e Cuneo. Per tutti è scattata la misura degli arresti domiciliari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha portato all’emissione di otto ordini di custodia cautelare e sei perquisizioni domiciliari. Le persone coinvolte sono accusate di aver maltrattato ripetutamente ospiti affetti da gravi disabilità intellettive e cognitive. La comunità è gestita da una cooperativa sociale che opera anche in Lombardia e in altri territori del Piemonte.

La ricostruzione degli inquirenti rivela uno scenario inquietante. Gli episodi contestati non sarebbero isolati, ma frutto di condotte sistematiche e abituali: insulti, schiaffi, strattoni, percosse e continue umiliazioni sia fisiche che psicologiche. L’ambiente descritto dagli investigatori era dominato da un clima di intimidazione e derisione, con atti vessatori quotidiani che si abbattevano sulle vittime più fragili, incapaci di reagire o denunciare.

Video condiviso dai Carabinieri

Uno degli arrestati è accusato anche di violenza sessuale. A suo carico sarebbero stati raccolti gravi indizi relativi a palpeggiamenti e toccamenti nelle parti intime di una persona disabile ospitata nella struttura. Un’aggravante che contribuisce a delineare la gravità dei fatti accertati dai militari dell’Arma.

L’operazione odierna rappresenta il proseguimento dell’intervento avvenuto lo scorso 17 aprile, quando tre operatori della stessa comunità erano già stati arrestati. Le attività investigative proseguono per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti e accertare se comportamenti analoghi si siano verificati in altre strutture legate alla medesima cooperativa.

Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e nei confronti degli indagati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Ma l’indignazione è forte, così come la richiesta di rafforzare i controlli sulle realtà che ospitano persone vulnerabili, dove la mancanza di vigilanza può trasformarsi in violenza strutturale.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori