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Accolte le proposte di Animal Equality: in Senato cinque emendamenti per ridurre la sofferenza degli animali negli allevamenti

Equidi come animali d’affezione, stop alle mutilazioni e agli abbattimenti senza stordimento, divieto di ingozzamento e fondo per la transizione cage-free: verso un cambio epocale nella tutela del benessere animale

Accolte le proposte di Animal Equality

Accolte le proposte di Animal Equality: in Senato cinque emendamenti per ridurre la sofferenza degli animali negli allevamenti (foto di repertorio)

Cinque emendamenti, una nuova visione della relazione tra umani e animali d’allevamento. Dopo l’audizione di Animal Equality in Commissione Giustizia al Senato, le senatrici Julia Unterberger e Aurora Floridia hanno presentato una serie di proposte di modifica al codice penale e alle politiche agricole per ridurre in modo concreto e sistemico le sofferenze degli animali negli allevamenti italiani. Una svolta normativa che punta a vietare pratiche oggi ancora legalmente tollerate, come la macellazione senza stordimento, le mutilazioni nei macelli e l’allevamento di animali geneticamente alterati a scapito della loro salute.

Tra le misure proposte, il riconoscimento degli equidi come animali d’affezione. L’obiettivo è quello di vietare su tutto il territorio nazionale la macellazione, la vendita, l’esportazione e il consumo delle carni di cavalli, asini e muli. Secondo un sondaggio Ipsos commissionato da Animal Equality, l’83% degli italiani non consuma carne di cavallo, e le ragioni principali sono emotive (42%) ed etiche (31%).

Altro emendamento chiave riguarda la modifica dell’art. 544-sexies del codice penale, per vietare l’allevamento e la commercializzazione di animali selezionati geneticamente in modo da causare loro patologie o menomazioni permanenti. Il divieto si estende a tutte le specie, comprese quelle destinate alla produzione alimentare, alla sperimentazione, agli spettacoli, al lavoro o alla produzione di pelli.

Chi violerà le nuove disposizioni rischierà da tre a cinque anni di reclusione e una multa tra i 10.000 e i 20.000 euro, oltre alla confisca degli animali.

Una nuova norma proposta, da inserire dopo l’art. 544-sexies, prevede che tutti gli animali siano abbattuti solo previa procedura di stordimento, vietando la macellazione a coscienza integra. Verrebbero inoltre considerate forme di maltrattamento pratiche come:

  • il debeccamento dei pulcini;

  • la castrazione dei suinetti senza anestesia;

  • la decornazione;

  • la triturazione dei pulcini;

  • il taglio delle unghie delle tacchine;

  • la produzione di foie gras tramite ingozzamento forzato.

Accanto agli interventi normativi, le senatrici Anna Bilotti e Ada Lopreiato hanno proposto un emendamento per creare un fondo nazionale per la transizione verso allevamenti senza gabbie (cage-free). Il fondo, sotto la supervisione del Ministero dell’Agricoltura, avrebbe una dotazione di 10 milioni di euro nel 2025 e 15 milioni annui a partire dal 2026.

Lo scopo è sostenere economicamente gli allevatori nel passaggio a metodi più sostenibili, capaci di garantire maggiore benessere e libertà di movimento agli animali, in linea con le richieste della società civile e le nuove tendenze europee.

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