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Sedici cantieri e 30 milioni di euro per rinnovare il teleriscaldamento a Torino

Iren all’opera tra centro e periferia, ma crescono i timori per la viabilità

Sedici cantieri e 30 milioni di euro

Sedici cantieri e 30 milioni di euro per rinnovare il teleriscaldamento a Torino

Il cuore caldo di Torino passa dal sottosuolo. E da sedici cantieri che, tra fine maggio e l’autunno, segneranno una delle operazioni più massicce di rinnovo e ampliamento della rete di teleriscaldamento. Un investimento da 30 milioni di euro firmato Iren, che punta a posare 5,3 chilometri di nuove condotte, allacciare 130 edifici (pari a circa tremila famiglie) e rafforzare una rete già capillare, che oggi serve il 70% della città. Ma il prezzo, almeno nel breve periodo, si misura in disagi per residenti, commercianti, automobilisti e utenti del trasporto pubblico.

I lavori interesseranno in particolare la zona tra il centro e la periferia Sud. Le circoscrizioni Otto (San Salvario, Nizza Millefonti, Filadelfia) e Due (Santa Rita, Mirafiori Nord) saranno le più impattate, con quattro scavi ciascuna. Seguiranno la Quattro (Parella e San Donato, tre cantieri), la Tre (Cit Turin e Pozzo Strada, due), e un intervento a testa nelle circoscrizioni Uno (Crocetta) e Cinque (Lucento), l’unica zona interessata nella periferia Nord.

Il progetto non è solo un ampliamento, ma anche una risposta tecnica ai disagi recenti, come quello che a gennaio ha lasciato 300 famiglie di via Muratori, a San Salvario, senza riscaldamento per settimane. Le nuove condotte saranno più resistenti, e si interverrà anche su quelle già esistenti e ritenute fragili. Per individuarle, Iren ha utilizzato sorvoli aerei con termocamere, creando mappe digitali delle dispersioni di calore nel sottosuolo. Un sistema di analisi avanzato, pensato per prevenire piuttosto che riparare.

Rete di teleriscaldamento

Ma il nodo resta la viabilità. In passato, i cantieri del teleriscaldamento hanno creato non pochi problemi. Come in via Cialdini, a febbraio, dove una condotta guasta ha sollevato una nuvola di vapore talmente densa da provocare un incidente stradale. Per evitare repliche, Iren ha annunciato una campagna informativa più incisiva. I teli dei cantieri conterranno dati visibili su tipo e durata dei lavori, e un QR code per accedere al sito dedicato: www.gruppoiren.it/cantieri, dove sarà possibile consultare una mappa in tempo reale degli interventi in corso. Inoltre, prima di ogni apertura di cantiere, saranno distribuiti volantini e manifesti informativi nella zona interessata.

Il teleriscaldamento, del resto, è una delle infrastrutture strategiche per la sostenibilità urbana. Rispetto ai tradizionali impianti domestici, consente una gestione centralizzata dell’energia termica, riduce le emissioni di CO₂ (in questo caso fino a 3800 tonnellate l’anno, l’equivalente di quanto assorbirebbero 26mila alberi) e limita il consumo di combustibili fossili. Inoltre, è più sicuro, non richiede canne fumarie o caldaie nei singoli edifici, e garantisce una manutenzione più efficiente. Non a caso, Torino è oggi una delle città più teleriscaldate d’Europa, e il progetto in corso è pensato per rafforzare la rete e includere sempre più famiglie in un sistema energetico moderno e sostenibile.

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