Cerca

Cronaca

Autovelox a rischio stop: 6 su 10 fuori norma, multe a picco e comuni nel panico

Dal 12 giugno scatta la scure del decreto Salvini: senza omologazione migliaia di dispositivi da disattivare, a rischio 40 milioni di euro

Autovelox fuorilegge: entro giugno scatta la tagliola, comuni a rischio default da multe

Autovelox fuorilegge: entro giugno scatta la tagliola, comuni a rischio default da multe

Torna a infiammarsi il dibattito sugli autovelox. Dopo settimane di tensione tra MIT e ANCI sul tanto atteso decreto ministeriale per l’omologazione degli apparecchi, l’unica certezza al momento resta quella della scadenza del 12 giugno 2024: entro quella data, tutti i comuni italiani dovranno adeguarsi alle nuove regole di installazione varate dal ministro Matteo Salvini.

A ricordarlo è il Codacons, che lancia l’allarme anche sul fronte economico: “Il caos giurisprudenziale in tema di omologazione degli autovelox rischia di portare ad un crollo verticale dei proventi da multe stradali incamerati dai comuni”. Solo nel 2023, sottolinea l’associazione, “nelle principali 20 città italiane le sanzioni da autovelox hanno garantito incassi complessivi da oltre 65 milioni di euro”, ma ora questi introiti sono messi seriamente in discussione dalla recente sentenza della Cassazione che ha dichiarato fuorilegge gli apparecchi approvati ma non omologati.

“Il 59,4% di dispositivi fissi installati lungo le strade italiane risulta infatti validato prima del 2017, data che fa da spartiacque in tema di omologazione e possibile utilizzo degli apparecchi, mentre per quelli mobili la percentuale sale al 67,2%. Questo significa che solo nelle grandi città oltre 40 milioni di euro di sanzioni elevate tramite gli autovelox sono a rischio, entrate cui le amministrazioni dovranno rinunciare in assenza di un decreto che fissi le regole per l'omologazione degli apparecchi approvati prima del 2017” – calcola il Codacons.

In base al decreto autovelox del MIT approvato ad aprile, dal 12 giugno saranno i prefetti a dover autorizzare l’installazione dei dispositivi, ma solo su tratti di strada dove ricorrano “una o più delle seguenti condizioni: elevata incidentalità da velocità nel quinquennio precedente; impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata della violazione; velocità dei veicoli in transito mediamente superiore ai limiti consentiti”. Le nuove regole impongono inoltre distanze minime tra apparecchi, segnaletica obbligatoria e verifica dei limiti di velocità coerenti con le caratteristiche della strada.

Secondo Assoutenti, l’effetto collaterale sarà devastante soprattutto sulle strade delle vacanze: “Ad esempio in Salento, meta ambitissima per le vacanze estive degli italiani, i comuni hanno registrato fino a 23 milioni di euro all'anno grazie alle sanzioni elevate tramite gli autovelox installati sulle strade che collegano i vari paesi della zona” – spiega l’associazione. “2,3 milioni di euro gli incassi di soli tre comuni ubicati lungo la ‘temibile’ strada statale 372 Telesina che da Caianello porta a Benevento, mentre sul percorso Rovereto-Garda, lungo un tragitto di appena 56 km, sono state segnalate le scorse estati circa 15 postazioni autovelox; nel tratto Bolzano-San Candido (circa 100 km) gli autovelox segnalati erano oltre 10”.

“In assenza di regole certe si rischia il caos sulle strade delle vacanze” – afferma il presidente Gabriele Melluso“I comuni che adottano apparecchi non omologati dovranno infatti disattivarli, pena una raffica di ricorsi da parte degli automobilisti, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali”.

GABRIELE MELLUSO -  ASSOUTENTI

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori