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10 Aprile 2025 - 11:15
C’è una storia a Nole che doveva restare confinata nel perimetro di una lite privata, ma che oggi ha inghiottito un intero Comune. È quella che oppone il sindaco Luca Bertino e l’avvocato Marco Fiorentino, e che, partita come una querela per diffamazione a mezzo stampa, si è trasformata in un terremoto amministrativo. A tenere alta l’attenzione è la capogruppo di Nolesí, Elisa Aimo Boot, che nel corso dell’ultimo Consiglio comunale ha usato parole durissime per descrivere la gestione del caso da parte della maggioranza e del sindaco in particolare.
“Il nostro gruppo consiliare continua a seguire con profonda attenzione una vicenda che si arricchisce ogni volta di nuovi aspetti, con una serie di presunti addebiti anche di rilevante entità”, dichiara Aimo Boot, sottolineando come quello che era nato come un contenzioso personale stia trascinando con sé anche amministratori e dipendenti comunali, generando “un gravissimo nocumento alla serenità della vita amministrativa”.
Luca Bertino
Una vicenda che il sindaco, più volte sollecitato dall’opposizione, avrebbe liquidato con eccessiva disinvoltura.
“Ha sempre detto che era tutto chiuso. Ma non ci sembra proprio che la questione sia archiviata. Anzi: le ultime dichiarazioni dimostrano che è tutto il contrario”.
A peggiorare il quadro, secondo l’opposizione, ci sarebbero anche modalità “discutibili” nella gestione delle comunicazioni ufficiali: le lettere inviate dall’ADUC e dall’avvocato Fiorentino al Comune e alla Città Metropolitana sarebbero state consegnate ai consiglieri "solo ieri sera in Consiglio", con una settimana di ritardo dalla protocollazione e in “modo irrituale”. Una dimenticanza? Una svista? O, come insinua la capogruppo, un sintomo evidente del caos che regna negli uffici?
“Forse è l’indizio della difficoltà della maggioranza e della macchina comunale nel gestire una situazione sempre più spinosa”, rincara la dose Aimo Boot. E lancia una frecciata anche al silenzio del sindaco: “Il fatto che abbia scelto di non commentare, trincerandosi dietro una replica indefinita concessa al vostro giornale, è un atteggiamento che ci lascia perplessi. Le risposte dovrebbero arrivare in Consiglio, alla cittadinanza, non affidate al caso”.
Nel frattempo, il clima in Municipio si fa sempre più teso. “Una vicenda nata come fatto privato, e che invece ha finito per coinvolgere una miriade di altri soggetti, assorbendo tempo, energie e risorse degli uffici comunali, con un livello di scontro che rischia di paralizzare tutto”.
Insomma, mentre da Palazzo civico si continua a sussurrare che è tutto sotto controllo, l’opposizione vede il contrario: una bomba pronta a esplodere, in un Comune dove il silenzio – più che una strategia – sembra ormai un alibi.
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