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Cronaca

Rimborsi, privacy violata e multe sospette: bufera sul Comune di Nole

L’avvocato Marco Fiorentino scrive a sindaco, giunta e consiglieri: undici domande pubbliche su documenti interni usati impropriamente, atti giudicati irregolari e un presunto atto ritorsivo ai danni di una sua parente. Coinvolti anche il comandante della Municipale e la compagnia assicurativa AIG

Rimborsi, privacy violata e multe sospette: bufera sul Comune di Nole

Il sindaco di Sole

Rimborsi legali, presunta violazione della privacy dei cittadini, documenti interni all’ente usati per scopi personali e l’accusa di un “atto ritorsivo” contro una parente dell’avvocato che ha sollevato il caso. È la trama, ricca di colpi di scena, contenuta nella lunga lettera che l’avvocato Marco Fiorentino ha inviato lo scorso 31 marzo al sindaco di Nole, Luca Francesco Bertino, alla giunta, al consiglio comunale e al comandante della Polizia Municipale Ortalda, mettendo al corrente anche il Prefetto di Torino, l’IVASS, alcuni colleghi avvocati e un’importante compagnia assicurativa.

la lettera

Tutto nasce dal parere legale stilato da un altro professionista, Andrea Castelnuovo, che mesi fa aveva difeso in consiglio comunale la posizione del sindaco in una vicenda giudiziaria delicatissima. Il nodo è l’uso – per scopi privati – di documenti riservati provenienti dagli uffici del Comune. Secondo Fiorentino, il testo di Castelnuovo sarebbe “di parte” e tace su argomenti centrali come la possibile responsabilità civile a carico del sindaco e dei funzionari, qualora fosse accertato un danno per i cittadini coinvolti. In una delle sue frasi più dure, Fiorentino definisce le conclusioni di Castelnuovo “strumentali e non condivisibili dal punto di vista giuridico, all’evidenza volgari”.

A rendere più scottante la situazione c’è il rimborso di oltre diecimila euro di spese legali a favore di Bertino, accordato dalla giunta con un atto che Fiorentino contesta sotto vari aspetti. Da un lato, sostiene che manchi il previsto parere di congruità dell’Ordine degli Avvocati; dall’altro, giudica la cifra “abnorme” e non giustificabile a fronte dell’effettivo lavoro svolto in difesa del sindaco. La somma, peraltro, sarebbe stata liquidata dalla compagnia assicuratrice del Comune, che ora – a detta di Fiorentino – rischia di subire un danno se la delibera risultasse illegittima. Nella lettera si legge infatti l’invito rivolto all’amministrazione di chiarire se il rimborso sia stato comunicato a dovere all’assicurazione, “per evitare un possibile nocumento… e per rispetto degli azionisti consumatori della stessa”.

Il legale torinese mette anche in dubbio i rapporti professionali fra Bertino e Francesco Dal Piaz, l’avvocato che ha difeso il sindaco nella causa e che, a quanto emerge, era da tempo fornitore del Comune di Nole. Fiorentino sospetta che il professionista possa avere in atto contratti con altri enti in cui Bertino opera come segretario comunale, e chiede prove di un regolare pagamento, per dissipare ogni dubbio sulla correttezza dell’incarico. Usa parole molto dirette quando accusa la giunta di aver approvato la delibera ignorando norme basilari: “È evidente come la portata argomentativa sia sottesa a screditare ogni tentativo di approfondimento della vicenda”.

Ma la questione non finisce qui. Nel mirino c’è l’ostruzionismo che, secondo Fiorentino, sarebbe stato opposto alla richiesta di accesso civico dell’associazione ADUC, la quale voleva consultare le sentenze del Giudice di Pace relative a multe elevate su un semaforo attivo nella tratta Lanzo-Ciriè. Il Comune, tramite il comandante Ortalda, avrebbe negato tutto accusando un sovraccarico di lavoro, e successivamente avrebbe addotto ragioni personali di Fiorentino per bloccare la trasparenza. A questo proposito, il legale dichiara: “Il diritto di accesso civico generalizzato è previsto per legge… e non può essere escluso sul presupposto di un interesse personale anche del firmatario”.

Come se non bastasse, la lettera riporta un episodio particolarmente grave: l’esecuzione forzata per una contravvenzione stradale a carico di una parente di Fiorentino, avviata dal Comune di Nole in parallelo all’attività già svolta dall’Agenzia delle Entrate. Inizialmente Ortalda avrebbe parlato di “errore del sistema informatico”, salvo poi ammettere che non era mai stata fatta alcuna segnalazione di malfunzionamento, perché il presunto errore non esisteva. Fiorentino vede in questo comportamento “un esecrabile atto ritorsivo”, e si domanda apertamente se sia stata una scelta individuale del comandante o se ci sia lo zampino del sindaco, che avrebbe firmato la procura alle liti. La vicenda, a detta dell’avvocato, si pone “al di fuori delle norme, delle regole e dei principi giuridici e democratici su cui si fonda la nostra Repubblica, come Stato di diritto”.

Sul finale, Fiorentino ricorda che, oltre a un potenziale danno per i cittadini interessati, potrebbero configurarsi responsabilità erariali nel caso in cui la Corte dei Conti accertasse l’illegittimità dell’intera delibera di rimborso. Sottolinea poi che la reputazione del Comune potrebbe uscirne a pezzi, vista la gravità degli addebiti. E aggiunge un particolare poco noto: pare che alcuni consiglieri comunali abbiano avuto rapporti economici con il Comune di San Maurizio Canavese, dove Bertino è segretario. Se fosse vero, sarebbero stati tenuti ad astenersi nel votare un atto così delicato e potenzialmente conflittuale.

In conclusione, l’avvocato ha posto undici domande molto dirette, invitando gli amministratori a dare risposte chiare e pubbliche – possibilmente in consiglio comunale – perché, come scrive egli stesso, “i cittadini hanno il diritto di sapere cosa accade nei loro uffici comunali”. Ecco dunque la richiesta finale: un confronto aperto, all’insegna della trasparenza, su rimborso spese, uso di documenti interni, violazione di dati sensibili e presunti favori o ritorsioni. A questo punto non resta che vedere se Bertino, Ortalda e gli altri chiamati in causa sceglieranno di replicare alle accuse oppure proseguiranno sulla strada del silenzio, correndo il rischio di una bufera mediatica e legale ancora più pesante.

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