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10 Aprile 2025 - 12:14
Orgoglio italiano: il Piemonte guida l’Italia nella solidarietà alimentar
In un’Italia che cerca nuove strade per contrastare lo spreco alimentare, il Piemonte si conferma capofila nazionale nella lotta silenziosa ma efficace che parte da un luogo insospettabile: i distributori automatici. Nel 2024 la regione ha recuperato e donato oltre 36 tonnellate di cibo, superando tutte le altre e dimostrando che anche il settore meno visibile può diventare un motore di cambiamento sociale.
Il risultato è parte di un’azione corale: 148 tonnellate complessive di prodotti recuperati in tutta Italia, il doppio rispetto all’anno precedente. Dati che parlano chiaro: il progetto nato dall’intesa tra Confida, l’associazione delle imprese della distribuzione automatica, e la Fondazione Banco Alimentare ETS, è diventato una realtà solida e concreta. Avviato nel 2023, l’accordo coinvolge oggi 11 delegazioni territoriali e 21 banchi alimentari regionali, creando una rete capillare e reattiva.
E mentre Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana seguono con numeri importanti (rispettivamente 35, 28 e 23 tonnellate), è proprio il Piemonte a brillare, con una logistica intelligente che ha permesso di far arrivare a chi ne ha bisogno bottigliette d’acqua, snack, frutta, verdura e persino formaggi ancora perfettamente commestibili ma destinati alla scadenza.
“Un risultato che ci rende orgogliosi e ci spinge a fare ancora meglio”, ha commentato Massimo Trapletti, presidente di Confida. Gli fa eco Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare ETS: “La collaborazione con Confida ha trasformato un’intera filiera in una leva sociale, rendendo la distribuzione automatica più utile, più giusta, più sostenibile”.
E dietro i numeri c’è una visione: dare nuova vita al cibo, creare ponti tra l’eccedenza e il bisogno, evitare che un pacchetto di cracker finisca nei rifiuti mentre qualcuno non ha nulla da mangiare. È questa la sfida che l’Europa impone con nuove regole e obiettivi ambiziosi, soprattutto per famiglie, ristoranti e imprese. Il Piemonte dimostra che non serve essere una mensa per fare la differenza: basta anche un distributore automatico, se inserito in un sistema intelligente.
Nato nel 1979, oggi Confida rappresenta una rete nazionale in movimento che guarda anche all’Europa, dove le buone pratiche italiane iniziano a fare scuola. E l’esempio del Piemonte, che ha unito innovazione, logistica e solidarietà, è la prova che ogni punto della filiera può diventare parte di una nuova economia circolare del cibo. Un modello replicabile, concreto, necessario.
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