Cerca

Attualità

Multe più care, spedizioni più salate: ecco cosa cambia da oggi con Poste Italiane. E non è un pesce d'aprile!

Lettere, pacchi e multe: ecco quanto spendiamo in più con i nuovi prezzi di Poste

Multe più care, spedizioni più salate: ecco cosa cambia da oggi con Poste Italiane. E non è un pesce d'aprile!

Multe più care, spedizioni più salate: ecco cosa cambia da oggi con Poste Italiane. E non è un pesce d'aprile!

Scattano i rincari di Poste Italiane. E non è un pesce d'aprile, come si potrebbe erroneamente pensare.

Da lunedì 31 marzo sono entrate in vigore le nuove tariffe per i servizi postali, con un impatto diretto sulle tasche di cittadini e imprese. L’aumento riguarda tutto: lettere, raccomandate, pacchi, persino le notifiche delle multe. A ricordarlo è Assoutenti, che denuncia: “Si rischia un aggravio pesante, soprattutto per le famiglie e i piccoli esercenti”.

Le nuove condizioni economiche sono state fissate con la Delibera 51/25/Cons del 14 marzo 2025, che modifica i costi dei cosiddetti Servizi Universali, ovvero quelli garantiti in tutta Italia. L’aumento sarà scaglionato in due fasi: da oggi tocca ai canali business, mentre da mercoledì 3 aprile sarà il turno degli utenti privati.

Ma quanto ci costerà di più, nel concreto? Per una lettera standard sotto i 20 grammi il prezzo sale da 1,25 a 1,30 euro. La raccomandata dello stesso peso passa da 5,80 a 6 euro tondi. E le assicurate? Per spedizioni con valore fino a 50 euro si passerà da 6,40 a 6,65 euro. Pochi centesimi alla volta, ma con effetto domino.

I rincari non faranno felici i cittadini...

Sul fronte pacchi la situazione non migliora: spedire fino a 3 kg in Italia costerà 10,30 euro invece di 9,90. E spedire all’estero sarà ancora più salato: un pacco fino a 1 kg per la Zona 1 (Europa Occidentale) vedrà la tariffa salire da 24,80 a 25,80 euro.

Non solo. Anche gli automobilisti dovranno mettere mano al portafoglio. Aumentano infatti le spese di notifica delle multe: da 11,60 a 12,40 euro, sempre a carico del destinatario. Una beffa nella beffa. “Si rischia di colpire ancora una volta chi già fatica a tenere il passo col carovita”, ribadisce Assoutenti.

Poste Italiane, da parte sua, giustifica gli aumenti con la necessità di “mantenere la sostenibilità economica dei servizi” e “adeguarsi ai cambiamenti del mercato”. Una motivazione che non convince le associazioni dei consumatori, sempre più preoccupate per l’effetto valanga sui prezzi.

“Ci aspettiamo almeno che a questi rincari corrisponda un miglioramento reale dei servizi: più puntualità, più efficienza. Altrimenti è solo un modo per far cassa sulle spalle degli utenti”, ha commentato Gabriele Melluso, presidente nazionale di Assoutenti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori